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Rinascita Scott: per la Dda di Catanzaro Pittelli deve tornare in carcere

La Procura distrettuale presenta ricorso al Tribunale del Riesame contro la decisione del Collegio di rimandare l’ex parlamentare di Forza Italia agli arresti domiciliari

Rinascita Scott: per la Dda di Catanzaro Pittelli deve tornare in carcere
L’aula bunker dove si sta tenendo il maxiprocesso

La Dda di Catanzaro ha impugnato dinanzi al Tribunale del Riesame la decisione del Tribunale collegiale di Vibo Valentia di rimandare il 9 febbraio scorso l’ex parlamentare di Forza Italia ed avvocato, Giancarlo Pittelli, agli arresti domiciliari. I giudici del Collegio di Rinascita Scott hanno in tal senso accolto l’istanza degli avvocati Guido Contestabile e Salvatore Staiano e il loro assistito Giancarlo Pittelli ha così potuto lasciare il carcere. Una decisione non andata giù alla Procura distrettuale di Catanzaro che ha impugnato tale decisione dinanzi al Tribunale del Riesame per ottenere la detenzione in carcere. L’udienza è stata fissata per il 22 marzo prossimo. Nel ricorso, il procuratore Nicola Gratteri ed i pm Antonio De Bernardo, Andrea Mancuso e Annamaria Frustaci viene contestata la motivazione con la quale il Tribunale di Vibo Valentia ha rispedito Giancarlo Pittelli ai domiciliari. Una motivazione soltanto «apparente», ad avviso della Dda, che non darebbe conto dell’attenuazione delle esigenze cautelari e non terrebbe in considerazione alcuni elementi. Vengono quindi elencate una serie di altre attività investigative che però in parte si riferiscono a indagini su Giancarlo Pittelli avviate da altre Procure: quelle di Reggio Calabria (con l’inchiesta denominata Malapigna) e Milano che indaga su una truffa milionaria con i diamanti, inchiesta in questo caso finita a Roma per competenza territoriale.

Viene poi ricordata un’informativa del Nucleo di polizia economico finanziaria di Catanzaro che ricostruisce la presunta distrazione di fondi regionali nella realizzazione di un complesso turistico a Stalettì del valore di quattro milioni e mezzo di euro. Un progetto poi sfumato con la Regione Calabria che avrebbe così perso 880mila euro (si trattava di fondi Por), prima tranche di finanziamento concesso alla società. In questo caso, nei confronti di Giancarlo Pittelli – già socio della A. T. Alberghiera Turistica srl – viene ipotizzata la distrazione di una somma cospicua alla Regione Calabria. Nel ricorso della Dda contro gli arresti domiciliari concessi dal Tribunale di Vibo a Pittelli trova infine spazio anche la lettera di “aiuto” che l’avvocato ed ex parlamentare di Forza Italia ha inviato al ministro Mara Carfagna. Tale missiva, unitamente ad un’ultima informativa del Ros – ad avviso della Procura distrettuale – dimostrerebbe la volontà di reiterazione del reato da parte di Pittelli e l’aggravamento del quadro cautelare.  

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