Aggressione al sindaco di Dasà, tre arresti e un irreperibile – Video
Uno dei fermati si trovava già ai domiciliari dopo il raid del settembre scorso contro la caserma dei carabinieri di Arena. Municipio chiuso per i danni a struttura e arredi
Sono state arrestate e poste ai domiciliari dai carabinieri tre delle quattro persone che nella serata di ieri hanno aggredito, all’interno del Municipio di Dasà, il sindaco Raffaele Scaturchio. Alla quarta non è stato possibile notificare il provvedimento in quanto irreperibile. Al momento è ricercato. Uno degli arrestati è Gaetano Pisano, 24 anni, di Acquaro che si trovava già ai domiciliari dal settembre scorso dopo un raid nella caserma dei carabinieri di Arena (gli viene contestato per questo anche il reato di evasione). Gli altri sono Benedetto Mazza, 29 anni, pure lui di Acquaro, e il fratello di quest’ultimo, Simone Mazza, 22 anni.
I tre fermati sono stati sorpresi in piazza nella vicina Acquaro dove sarebbero stati intenzionati a scagliarsi pure contro il sindaco Giuseppe Barilaro. I due amministratori – Scaturchio e Barilaro – sarebbero stati presi di mira poiché nel settembre scorso hanno espresso solidarietà all’Arma dopo l’aggressione in caserma ad opera di uno dei soggetti ora di nuovo arrestati, vale a dire Gaetano Pisano. I reati ipotizzati sono quelli di danneggiamento e lesioni aggravate, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. [Continua in basso]
Intanto Raffaele Scaturchio ha trascorso la notte sotto osservazione nel reparto di Medicina dell’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia. In mattinata le dimissioni con una prognosi di venti giorni. Intanto, il municipio di Dasà resterà chiuso fino a lunedì 21, a causa dei danno arrecati a struttura, arredi e attrezzature.
Ferma la condanna del sindaco di Acquaro, Barilaro: «La violenza non ha mai aiutato e mai aiuterà a risolvere nulla. Chi si occupa di amministrare queste piccole comunità deve essere rispettato e non aggredito. Ciò che è avvenuto ieri è un fatto indecente e vergognoso. Sono vicino al sindaco Scaturchio con il cuore e istituzionalmente».
La solidarietà di politica e istituzioni
Arrivano anche altri attestati di solidarietà e vicinanza da diverse personalità politiche e istituzionali. I sindaci del comprensorio, ma anche il presidente della Regione, Roberto Occhiuto: «Sincera solidarietà, mia personale e da parte della Regione Calabria, al sindaco di Dasà, Raffaele Scaturchio, vittima di un inqualificabile atto di violenza. Siamo vicini alla cittadina vibonese. Che gli aggressori vengano assicurati alla giustizia». [Continua in basso]
Sulla questione si è espressa anche la sottosegretaria per il Sud e la Coesione territoriale. Dalila Nesci: «Tutta la mia solidarietà al sindaco di Dasà Raffaele Scaturchio, rimasto ferito a causa di una barbara aggressione all’interno degli uffici comunali ad opera di quattro persone. Un atto di violenza inaudito e intollerabile, che si consuma nei confronti di amministratore locale impegnato a lavorare per il territorio, ancor più grave alla luce dell’ipotesi che sarebbe scaturito dal recente sostegno del sindaco alla stazione dei carabinieri di Arena. Esprimo il vivo apprezzamento per il lavoro svolto ogni giorno dalle nostre Forze dell’ordine e auspico che i vili aggressori vengano identificati quanto prima. Al sindaco Scaturchio e a tutta la comunità di Dasà va la nostra piena vicinanza».
A fargli eco l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Attrattori culturali, Rosario Varì: «Esprimo piena solidarietà al sindaco di Dasá, Raffaele Scaturchio, per l’ignobile aggressione di cui é stato vittima. Spero possa rimettersi a breve e tornare ad occuparsi della sua comunità e che i delinquenti autori del vile gesto siano presto puniti. È intollerabile dover assistere a tali episodi di inaudita violenza, sono indignato».
«Questa mattina insieme all’on. Bruno Censore abbiamo espresso la nostra solidarietà al Sindaco di Dasà, Raffaele Scaturchio che, nelle scorse ore, ha subito un’aggressione vigliacca. Siamo certi che il primo cittadino di questo comune del Vibonese continuerà il suo prezioso lavoro e che i responsabili saranno assicurati alla giustizia». Così il senatore di Italia Viva e sindaco di Diamante, Ernesto Magorno.
«Gesti e atti di sopraffazione intollerabili. Esprimo la solidarietà del Consiglio regionale al sindaco di Dasà Raffaele Scaturchio, vittima di un’aggressione che per le offese arrecate alla sua persona, al suo ruolo di primo cittadino e all’Istituzione che rappresenta, suscitano disapprovazione e sdegno nella comunità calabrese». Lo afferma, in una dichiarazione, il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso.
«Sono fermamente convinto che simili gesti non piegheranno la volontà di agire nel pieno rispetto delle regole e in continua sinergia con le forze dell’ordine». Il consigliere regionale di Coraggio Italia Francesco De Nisi si affida a queste parole per stigmatizzare l’aggressione perpetra nei confronti del sindaco di Dasà. «Nell’esprimere la mia più sincera vicinanza all’amministratore che non indietreggia di un solo passo e opera nel solo ed esclusivo interesse di popolazioni e territori – aggiunge il consigliere regionale – mi compiaccio anche con il solerte lavoro dei carabinieri che, stamane, hanno arrestato tre degli aggressori». Poi conclude: «Le mie parole all’indirizzo del sindaco sono anche un segno tangibile e forte di solidarietà all’indirizzo della civile gente di Dasà che, sono convinto, saprà fare scudo a difesa dei più alti valori di civismo democratico e dei suoi valenti amministratori».
Solidarietà anche da parte del consigliere regionale del Pd Ernesto Alecci: «Si è trattato di un deliberato atto di violenza, un’offesa per tutta la città e per l’istituzione che Raffaele rappresenta. Ho appreso da poco la notizia che alcuni degli aggressori sono stati fermati dalle forze dell’ordine mentre stavano, addirittura, per scagliarsi contro un altro sindaco della zona. Tutto questo è assurdo! Sono stato sindaco per molti anni e episodi come questo mi fanno pensare a quanto siano indifesi gli amministratori locali, che ogni giorno svolgono con passione e sacrificio la loro attività per il bene dei loro concittadini».
«Quello compiuto contro il sindaco di Dasà è un gesto inqualificabile che colpisce non solo l’uomo, il politico, il rappresentante dello Stato, ma tutta la cittadinanza del comune vibonese e di tutta la Calabria. Nell’esprimere ferma condanna per quanto accaduto, la Uil Calabria vuole rappresentare il suo senso di vicinanza al primo cittadino e, continuamente, lo invita ad andare avanti nella sua opera amministrativa. Chi rappresenta le istituzioni in questa regione non può essere lasciato solo, non può trasformarsi nell’obiettivo di balordi senza scrupoli che, con il loro agire fuori dalle leggi, vogliono fare di questa terra un luogo sempre più marginale». Così in una nota il segretario generale di Uil Calabria, Santo Biondo.
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