Cadavere carbonizzato nelle campagne di San Calogero, probabile si tratti un 62enne di Rosarno
Il rinvenimento dell'auto con all'interno i resti del cadavere risale al 17 gennaio. Sulla portiera del veicolo due fori che fanno pensare all'esplosione di colpi d'arma da fuoco
Risale al 17 gennaio il rinvenimento del corpo, completamente carbonizzato, nelle campagne di Calimera, frazione di San Calogero. I resti, recuperati all’interno di un’autovettura data alle fiamme, sono stati sequestrati e messi a disposizione della Procura di Vibo Valentia che ha avviato le indagini affidate ai carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia e del Gruppo di Gioia Tauro. [Continua in basso]
È stato subito nominato un consulente e disposti gli accertamenti tecnico-scientifici necessari a fare piena luce sulla dinamica dell’evento. Da una prima disamina appare plausibile che il veicolo sia stato portato sul luogo del ritrovamento con l’intento di essere sotterrato. Il resti del cadavere rinvenuto dovrebbero appartenere a Giuseppe Salvatore Tutino, rosarnese, classe 61, scomparso da Rosarno nella serata del 15 dicembre scorso in circostanze non del tutto chiare.
Sulla portiera anteriore del veicolo, lato passeggero, sono stati rinvenuti due fori che, ad avviso dei carabinieri, fanno pensare ad un’azione di fuoco con la probabile esplosione di almeno un colpo di fucile caricato a pallettoni. Da qui l’ipotesi che si tratti di un omicidio. Tutino è stato già vittima di due tentati omicidi, circostanze emerse dall’inchiesta denominata “Faust” della Dda di Reggio Calabria.