Il procuratore Spagnuolo: «Operazione a tutela dell’imprenditoria onesta» – VIDEO

La Procura di Vibo Valentia porta avanti tutta una serie di indagini in materia economica, fiscale e tributaria finalizzata a sostenere gli imprenditori corretti che vengono danneggiati da comportamenti fraudolenti come questo».

È quanto ha affermato, tra le altre cose, il procuratore capo della Repubblica di Vibo Valentia, Mario Spagnuolo, oggi a margine della conferenza stampa sul sequestro preventivo di beni per un valore di 3 milioni di euro. Nello specifico si tratta di quote societarie di imprese del settore turistico site a Santa Maria di Ricadi e a Santa Domenica di Ricadi, quote di un’impresa edile di Spilinga, sei ettari di terreno e diversi fabbricati sempre nella zona di Capo Vaticano. Beni tutti riconducibile all’imprenditore del settore turistico Tommaso Pugliese, 76 anni di Spilinga, operante nell’area di Tropea e Capo Vaticano.

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«In questo caso – ha aggiunto Spagnuolo – siamo in presenza di una società svuotata dei suoi asset positivi che sono stati trasferiti verso altri lidi familiari o a persone riconducibili all’imprenditore così che le ragioni del fisco, per un importo di 8 milioni di euro, sono rimaste inevase. Soldi che deve poi pagare la fiscalità generale, cioè il contribuente onesto e l’imprenditore che invece le tasse le paga. L’operazione portata a compimento dalla Guardia di finanza – ha aggiunto – è esemplificativa di quanto accade nel territorio vibonese».

«Un fatto che richiama l’attenzione di Equitalia – ha dichiarato in un altro passaggio -, sempre pronti a mettere le ganasce alle auto per un debito di poche centinaia di euro, ma che sostanzialmente in questo caso non fa nulla».