martedì,Novembre 26 2024

Nemea: accolta l’astensione di un giudice nel processo d’appello al clan Soriano

Dodici gli imputati coinvolti nell’inchiesta della Dda di Catanzaro e dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Vibo che hanno ricostruito gli affari illeciti della consorteria di Filandari

Nemea: accolta l’astensione di un giudice nel processo d’appello al clan Soriano
Leone Soriano

Accolta dalla Corte d’Appello di Catanzaro la richiesta di astensione del giudice Ippolita Luzzo nel processo d’appello al clan Soriano per l’operazione “Nemea-Rinascita Scott” in quanto lo stesso magistrato era componente anche della Corte che ha emesso la sentenza nata dall’operazione antimafia denominata “Ragno”, sempre contro il clan Soriano di Filandari. Il giudice Luzzo è stato così sostituita con il giudice Giovanna Mastroianni.

Le parti – accusa e difesa – hanno così riformulato le richieste di prova e la difesa Leone Soriano – rappresentata dagli avvocati Sergio Rotundo e Diego Brancia – hanno chiesto nuovamente alla Corte di voler sottoporre a perizia psichiatrica l’imputato. Richiesta alla quale si è associata la Procura generale. Il processo è stato quindi rinviato al 22 dicembre. [Continua in basso]

Giuseppe Soriano

Gli imputati in totale sono 12: Leone Soriano, di 54 anni, di Pizzinni di Filandari (condannato a 18 anni e 11 mesi di reclusione con il pm che aveva chiesto per lui 29 anni); Graziella Silipigni, 49 anni, di Pizzinni di Filandari (condannata a 12 anni, moglie del defunto Roberto Soriano. Per lei erano stati chiesti 20 anni); Giuseppe Soriano, 29 anni, di Pizzinni di Filandari (figlio della Silipigni, condannato in primo grado a 13 anni e 8 mesi. Richiesta del pm a 24 anni); Giacomo Cichello, di 33 anni, di Filandari (condannato a 5 anni, con il pm aveva chiesto per lui 18 anni); Francesco Parrotta, di 37 anni, di Filandari, ma residente a Ionadi (condannato a 13 anni. Chiesti per lui in primo grado 26 anni); Caterina Soriano, di 30 anni, di Pizzinni di Filandari (11 anni e 11 mesi la condanna, figlia di Graziella Silipigni. In primo grado per lei erano stati chiesti 20 anni); Luca Ciconte, di 28 anni, di Sorianello, di fatto domiciliato a Pizzinni di Filandari (marito di Caterina Soriano, condannato a 10 anni e 9 mesi, chiesti per lui 20 anni in primo grado); Domenico Nazionale, 34 anni, di Tropea (assolto in primo grado, chiesto un anno per lui in primo grado); Rosetta Lopreiato, di 51 anni, di Pizzinni di Filandari (moglie di Leone Soriano, assolta in primo grado. Per lei erano stati chiesti 4 anni); Giuseppe Guerrera, 25 anni, di Arzona di Filandari (assolto, chiesto per lui un anno in primo grado); Luciano Marino Artusa, 59 anni, di Arzona di Filandari (assolto, chiesti per lui 4 anni in primo grado); Alex Prestanicola, 29 anni, di Filandari (assolto, chiesti per lui 4 anni in primo grado). Le assoluzioni in primo grado di Domenico Nazionale, Rosetta Lopreiato, Giuseppe Guerrera, Luciano Marino Artusa e Alex Prestanicola sono state appellate dalla Dda di Catanzaro, mentre le condanne di Luca Ciconte, Leone Soriano, Caterina Soriano, Giuseppe Soriano, Francesco Parrotta, Graziella Silipigni e Giacomo Cichello sono state appellate anche dai difensori. 

Oltre quaranta capi di imputazione, mentre le persone offese erano quattordici. L’inchiesta è stata condotta “sul campo” dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Vibo Valentia con il coordinamento del pm della Dda di Catanzaro Anna Maria Frustaci. Successivamente sono confluiti nel processo Nemea anche – come detto – gli atti dell’inchiesta Rinascita-Scott, che vedevano coinvolti Leone e Giuseppe Soriano ed altri imputati, in modo tale da unificare con un solo processo i due procedimenti.

Nel collegio di difesa figurano gli avvocati: Giuseppe Di Renzo (per Caterina Soriano e Luca Ciconte), Giovanni Vecchio (per Francesco Parrotta), Diego Brancia (per Leone Soriano, Rosetta Lopreiato, Graziella Silipigni, Giuseppe Soriano e Alex Prestanicola), Daniela Garisto (per Giuseppe Soriano, Luca Ciconte, Graziella Silipigni, Caterina Soriano e Giacomo Cichello), Sergio Rotundo (per Alex Prestanicola e Luciano Marino Artusa), Francesco Schimio (per Nazionale), Mario Bagnato (per Nazionale), Vincenzo Brosio (per Luciano Marino Artusa), Salvatore Staiano (per Leone Soriano e Rosetta Lopreiato), Pamela Tassone (per Giuseppe Guerrera).

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