Pittelli in carcere, la solidarietà di Anm ai giudici di Vibo e Catanzaro dopo gli attacchi
L’Associazione nazionale magistrati interviene dopo le polemiche seguite al ritorno dietro le sbarre dell’avvocato ed ex parlamentare di Forza Italia. Dito puntato contro Vittorio Sgarbi: «Inammissibile la sua violenza verbale contro la collega Brigida Cavasino»
L’Associazione nazionale magistrati (Anm) si schiera dalla parte dei giudici del tribunale di Vibo Valentia e della procura della Repubblica di Catanzaro, di fronte alle polemiche sorte all’indomani della carcerazione di Giancarlo Pittelli. «Assistiamo ancora una volta con sconcerto ad accuse scomposte da parte di organi di stampa e, in questo caso, anche di un deputato della Repubblica nei confronti di magistrati impegnati in delicati processi. Le critiche sono ora rivolte alla decisione dei giudici del Tribunale di Vibo Valentia di sottoporre nuovamente a custodia in carcere l’imputato senatore Pittelli, per la violazione delle prescrizioni degli arresti domiciliari», inizia così il documento firmato dalla Giunta esecutiva centrale dell’Anm. [Continua in basso]
«Senza entrare nel merito delle ragioni del provvedimento – si legge ancora -, è inaccettabile il paragone, con parole come ‘sequestrato, murato vivo, prigioniero politico…’, tra un processo per gravi fatti di mafia e la vicenda che ha riguardato il giovane Patrick Zaki, ed è gravemente offensivo il riferimento alla ‘malizia politica’ che sarebbe espressa dalla decisione dei giudici di Vibo Valentia».
Inoltre, aggiunge il sindacato delle toghe, «inammissibile è poi la violenza verbale usata dall’onorevole Vittorio Sgarbi, il quale, tramite alcuni video postati sulla propria pagina Facebook, ha rivolto pesanti accuse alla collega Brigida Cavasino con parole (‘usa la carcerazione come strumento di tortura… non si può torturare un cittadino innocente’) che mai dovrebbero essere pronunciate nei confronti della giurisdizione, specie da un esponente delle Istituzioni della Repubblica».
Per questo, i vertici dell’Anm esprimono «piena solidarietà ai colleghi del tribunale di Vibo Valentia e della procura della Repubblica di Catanzaro, nella certezza che tali iniziative non potranno turbarne la serenità e la determinazione nel quotidiano impegno».