Avviata la mappatura dei cunicoli, speleologi nelle viscere della città – VIDEO
Accompagnati dal responsabile della Protezione civile regionale Tansi, gli uomini del Gruppo alpino e speleologico di Cosenza si sono calati nel canale della voragine di via Parisi.
Sono state avviate questa mattina, alla presenza del responsabile regionale della Protezione civile, Carlo Tansi, e della Polizia municipale, le attività di ispezione e mappatura dei canali sotterranei presenti nella zona compresa tra corso Giacomo Matteotti e via Carlo Parisi a Vibo Valentia dove, come si ricorderà, lo scorso 15 gennaio di aprì una profonda voragine a causa di un cedimento di terreno all’interno del cortile di uno stabile rendendo necessaria l’evacuazione del palazzo e la chiusura della strada.
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Ad effettuare i primi rilievi sullo stato dei cunicoli, una squadra dell’Associazione Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico di Cosenza, che si è calata attraverso un tombino posto su viale Giacomo Matteotti fin dentro la cavità del canale lungo il cui corso si è verificato il cedimento in questione. Obiettivo dell’operazione, che riguarderà diversi altri canali della città, oltre a quello di effettuare una mappatura, è quello di rintracciare eventuali criticità al fine di evitare futuri crolli superficiali causati dal cattivo stato di conservazione dei canali sotterranei.
Ciò che è emerso ad una prima ispezione che si è spinta fino ai margini della voragine, è che la volta del canale si presenta in buono stato di conservazione, mettendo in evidenza anche interventi di consolidamento effettuati nel tempo. Ad essere ispezionati sono stati circa trenta metri del canale delimitati a valle dal crollo, appunto, e a monte, da un notevole ristagno di acqua.
«Come da programma abbiamo avviato l’operazione di mappatura e ricognizione dettagliata di tutti i canali che passano nel sottosuolo della città – ha detto Carlo Tansi -. Questi canali devono essere mappati anche per verificare se ci sono situazioni di crolli incipienti che possano determinare situazioni simili a quella che si è verificata il 15 gennaio scorso, quindi nuove voragini. Laddove esistono situazioni di criticità, il Comune o la Regione, interverranno per mettere in sicurezza i tratti maggiormente deboli».
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Per il responsabile della Prociv si tratta di «un’operazione che non è mai stata fatta per la città di Vibo ed è fondamentale per la progettazione della nuova rete degli scarichi fognari e delle acque bianche, che fino ad ora purtroppo non sono state separate». Un’operazione che, come detto, sarà effettuata con il supporto del Gruppo alpino e speleologico. «Un gruppo importante, di livello nazionale, – ha concluso Tansi – che si calerà nei cunicoli che, fino a certe dimensioni, consentiranno un accesso in sicurezza. Nei passaggi più stretti verranno utilizzati particolari robot. In questo modo confidiamo di poter raggiungere a mappare tutti i cunicoli della città».
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