‘Ndrangheta: colpito il clan dei Piscopisani, ecco tutti gli arrestati – Nomi/Video/Foto
Sono 31 i destinatari della misura in carcere: numerosi i capi d’imputazione: dall’associazione mafiosa all’estorsione, dalle lesioni a rapine e intestazione fittizia di beni
Sono 31 i destinatari della misura cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Catanzaro sulla scorta di un’inchiesta delle Squadre mobili di Vibo Valentia e Catanzaro e del Servizio centrale operativo coordinate dall’Antimafia del capoluogo, che hanno dato luogo all’operazione “Rimpiazzo” contro il clan dei piscopisani. I destinatari dell’ordinanza in carcere sono: Michele Fiorillo, 33 anni, alias “Zarrillo” (già condannato a 8 anni per l’operazione “Crimine” della Dda di Reggio Calabria), di Piscopio; Benito La Bella, 31 anni, di Piscopio; Nicola Barba, detto “Cola”, 67 anni, di Vibo Valentia, residente a Bivona; Giuseppe Salvatore Galati, 55 anni, detto “Pino” (già condannato in “Crimine”), di Piscopio; Salvatore Vita, 44 anni, di Vibo Marina (già condannato per l’operazione “Lybra”); Nazzareno Galati, 30 anni, di Piscopio; Rosario Battaglia, 35 anni, uno dei vertici del locale di Piscopio; Nazzareno Colace, 55 anni, di Portosalvo; Angelo David, 36 anni, di Piscopio; Ippolito Fortuna, 59 anni, di Vibo Marina (già coinvolto nell’operazione antidroga “Stammer 2”); Francesco Tassone, 42 anni, imprenditore agricolo residente a Vibo; Giovanni Battaglia, 36 anni, di Piscopio; Francesco D’Ascoli, 48 anni, di Vibo Marina; Stefano Farfaglia, 36 anni, di San Gregorio d’Ippona; Francesco Felice, 26 anni, di Piscopio; Nazzareno Fiorillo, 54 anni, detto “U Tartaru”, di Piscopio; Rosario Fiorillo, 30 anni, detto “Pulcino”, di Piscopio; Francesco Fortuna, 25 anni, di Vibo Marina; Maria Concetta Fortuna, 61 anni, di Piscopio; Sacha Fortuna, 40 anni, di Vibo, residente nel Bolognese (fratello di Davide Fortuna, ucciso nel 2012 sulla spiaggia di Vibo Marina); Nazzareno Fortuna, 30 anni, di Piscopio; Giovanni Giardina, 41 anni; Francesco La Bella, 46 anni, di Piscopio; Mario Loiacono, 38 anni, di Vibo Marina; Cosmo Michele Mancuso, 70 anni, di Limbadi; Pantaleone Mancuso, 58 anni, detto “Scarpuni”, di Limbadi, residente a Nicotera Marina; Nazzareno Pannace, 30 anni, di Vibo ma domiciliato a Bologna; Francesco Popillo, 34 anni, di Vibo ma residente a Bologna; Francesco Romano, 33 anni, di Briatico; Gaetano Rubino, 39 anni, di Ficarazzi (Pa); Pierluigi Sorrentino, 29 anni, di Vibo Marina; Michele Staropoli, 53 anni, di Piscopio.
Agli indagati sono, a vario titolo, contestati i reati di associazione mafiosa, concorso esterno in associazione m afiosa, estorsione, danneggiamento, rapina, aggravati dal metodo mafioso, detenzione e porto illegale di armi ed esplosivi, lesioni pluriaggravate, intestazione fittizia di beni, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, favoreggiamento e inosservanza della sorveglianza speciale. Nel corso delle perquisizioni, inoltre, sono stati arrestati in flagranza di reato Angelo David, per il possesso di mezzo chilo di marijuana, e Sacha Fortuna per il possesso di una carta d’identità valida per l’espatrio falsa. L´operazione ha visto l´impiego di oltre 200 poliziotti a Vibo Valentia e altri nelle province di Reggio Calabria, Palermo, Roma, Bologna, L´Aquila, Prato, Livorno, Alessandria, Brescia, Nuoro, Milano, Udine. L´indagine ha permesso di ricostruire l´organigramma e le attività delittuose commesse dai componenti del “locale di `ndrangheta” di Piscopio. Il clan dei “Piscopisani” avrebbe posto in essere, a iniziare dal 2010, azioni tese a contrastare il predominio criminale del clan Mancuso con proiezioni sul territorio nazionale. Le attività investigative hanno permesso di scoprire una base operativa a Bologna (dove sono state già sequestrate delle armi) e collegamenti con Palermo, dove i Piscopisani “piazzavano” cocaina (già sequestrata durante le indagini). In foto: Rosario Battaglia, Michele Fiorillo, Salvatore Vita, Pino Galati LEGGI ANCHE: ‘Ndrangheta: operazione “Rimpiazzo” contro il clan dei Piscopisani, arresti [Guarda Video e foto dopo la pubblicità]