Condanna del poliziotto Mercadante, le considerazioni dell’avvocato Muzzopappa
Il difensore sottolinea che il suo assistito ha rinunciato alla prescrizione dei reati per affidarsi alla giustizia e manifesta fiducia nell’esito del giudizio d’appello
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Arriva il commento del difensore del poliziotto Stefano Marcadante, dopo la sentenza del Tribunale di Vibo Valentia che mercoledì scorso l’ha condannato a 3 anni e 10 mesi (6 anni la richiesta dell’accusa). “In riferimento all’articolo di cronaca apparso dal titolo “Istituti di vigilanza, corruzione ed usura: quattro condanne a Vibo” ritengo doveroso – dichiara l’avvocato Francesco Muzzopappa – sollecitare l’attenzione su aspetti rilevanti del processo che vede coinvolto il mio assistito. Egli, infatti, nel granitico convincimento della sua innocenza, dimostrando pieno ed incondizionato rispetto e affidamento nella giustizia e con piena consapevolezza dei rischi cui si esponeva, ha rinunciato alla prescrizione dei reati, della quale invece altri hanno beneficiato, sicchè al di là della sentenza di condanna, nella quale non si vuole entrare in alcun modo nel merito in attesa di conoscere le motivazioni che hanno indotto il Tribunale a determinarsi in tal senso, Mercadante ha dato prova del grande ed indissolubile spessore morale e umano della persona rendendo onore a se stesso e – aggiunge l’avvocato Muzzopappa – soprattutto al suo ultra trentennale impegno di stimato e onorato poliziotto. È doveroso, altresì, precisare che la sentenza di condanna ha rigettato tutte le domande civili proposte dalle costituite parte civili, ivi compresa evidentemente quella del sig. Di Costa Pietro, nei confronti di Mercadante Stefano e tale circostanza costituisce, ad avviso del sottoscritto difensore, un ulteriore elemento di fiducia rispetto all’esito del processo di appello”.
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