Sparatoria a Vibo, Falvo: «Nonostante Rinascita Scott ancora tanta omertà» -Video
Il procuratore si dice rammaricato per la mancata collaborazione dei cittadini. «Vedere le auto fare slalom per schivare il corpo del giovane è stato deprimente»
Una rissa tra due gruppi di giovani davanti a un pub. Due ore dopo, alle tre del mattino, il regolamento di conti che sfocia con un colpo di pistola sparato a bruciapelo. A terra resta Domenico Catania, 32 anni di Vibo Valentia, imputato nel processo Rinascita Scott. A sparare, secondo l’accusa, è Francesco Barbieri, 20 anni di Pannaconi di Cessaniti, nipote del boss di Zungri Peppone Accorinti.
Il ferito è riverso a terra. Sono le tre del mattino di sabato notte nel centro storico di Vibo Valentia nei pressi di piazza Morelli.. Diverse auto passano accanto a Domenico Catania rimasto a terra ferito, facendo slalom per schivarlo. Una scena ripresa dalle telecamere di videosorveglianza che pochi minuti prima avevano anche immortalato la sparatoria.
Nessuno si ferma per prestare i soccorsi. Nessuno allerta le forze dell’ordine nonostante gli schiamazzi e lo sparo. A denunciare l’atteggiamento omertoso è il procuratore di Vibo Valentia, Camillo Falvo, che si dice rammaricato per la mancata collaborazione dei cittadini. «Vedere le macchine passare accanto al corpo del giovane facendo lo slalom è stato deprimente». Nel corso della conferenza stampa, Camillo Falvo annuncia di avere affrontato il problema con il prefetto di Vibo Roberta Lulli: «Presto saranno presi provvedimenti per limitare la movida», afferma il procuratore che al tempo stesso sostiene di aver ricevuto negli ultimi mesi «diverse segnalazioni da parte di genitori i cui figli durante la movida vibonese notano giovani che sfoggiano con spavalderia le armi».
È un problema di mentalità: «È inconcepibile – prosegue il procuratore- che in questo territorio si regolino i conti con le armi. Pensavamo – conclude Falvo – che dopo Rinascita Scott qualcosa fosse cambiato e invece c’è ancora tanta omertà». Promette che nulla sarà lasciato al caso: «Ora che abbiamo individuato l’autore ci concentreremo sui complici, compresi coloro che hanno omesso il soccorso».