lunedì,Dicembre 2 2024

Vibo Marina, l’amaro sfogo di Forelli: «La mia storia è diversa e vi dico perché» -Video

Lettera dell’87enne a cui a maggio scorso il Comune ha demolito l’immobile al rione Pennello per costruire una piazzetta. Stamattina la protesta dell’anziano

Vibo Marina, l’amaro sfogo di Forelli: «La mia storia è diversa e vi dico perché» -Video
Carmine Forelli durante la protesta di questa mattina al rione Pennello

«Mi chiamo Carmine Forelli, nato a Tropea il 10 marzo del 1936, e residente dagli anni ’50 a Vibo Valentia nel quartiere Pennello a Vibo Marina, dove, come centinaia di cittadini, ho costruito un immobile, come tanti altri nella zona, tutti abusivi. La mia storia forse è un po’ diversa da quella degli altri residenti nel quartiere perché ho avuto l’area in questione pagando regolarmente la concessione demaniale numero 25 del 1968. Perché ho edificato un piccolo manufatto rispetto ai palazzi di quattro e cinque piani tutti abusivi che vengono fittati nel periodo estivo a cifre esorbitanti. Perché ho avuto una licenza comunale per costruire la Chiesa Evangelica Pentecostale come anche perché ho presentato nel 2001 istanza di condono edilizio al Comune di Vibo Valentia senza avere mai alcuna risposta. Soprattutto perché ho aderito al bando di acquisto del Pennello come richiesto dal Comune di Vibo. Eppure nel mese di maggio di quest’anno, in mia assenza, il Comune di Vibo Valentia ha demolito l’immobile da me edificato e non contento di ciò in queste ore si è appropriato dell’area da me detenuta in possesso per effettuare lavori non meglio specificati».  Lo afferma in una nota lo stesso Carmine Forelli, 87 anni, che questa mattina con una sedia si è recato in quell’area e lì si è seduto con l’intenzione di impedire agli operai di una ditta inviata dal Comune di eseguire i lavori di realizzazione della piazzetta. Lavori che, stando al pensionato, sarebbero illegittimi poiché non avrebbe ricevuto la notifica di alcun atto da parte del Comune. [Continua in basso]

Poi Forelli si domanda: «Mi chiedo e chiedo a tutti: avevo il diritto di essere informato di tutti questi atti? Potevo ricevere la notifica per la demolizione per provvedere io stesso all’opera senza mettere di mezzo una Ditta scelta unilateralmente dal Comune? Mi potevano notificare che l’area così liberata sarebbe stata utilizzata dal Comune? Ma soprattutto si è dimenticato il Comune dell’impegno che ha preso con gli abitanti del quartiere Pennello dopo la dichiarazione che ci hanno fatto firmare per aderire all’acquisto del pennello e dei soldi che io e gli altri cittadini abbiamo regolarmente bonificato? Proprio questo mi chiedo. Già, perché volevo ricordare a tutti che la zona del Pennello, tutta abusiva, è oggi di proprietà del Comune perché è stata ceduta nel 2011 dalla Agenzia del Demanio a condizione che venisse data la possibilità ai residenti di diventare proprietari delle aree occupate, e sanare le proprie abitazioni. Io ho aderito alla richiesta del Comune! Ho pagato il Comune della somma richiesta con bonifico!  Ho rinunziato alle cause in corso. E poi – si domanda ancora l’anziano – perché solo io?  Perché se quell’accordo preso con gli abitanti del Pennello non vale il Comune non lo comunica a tutti e restituisce i soldi che ha preso? Perché non si pensa di risolvere la questione del Pennello in maniera uniforme ed eguale per tutti i residenti? Allora perché solo io? Perché il mio immobile? Perché non mi viene data alcuna possibilità? perché si agisce con l’arroganza diventata tipica di questa Amministrazione che non vuole confrontarsi con i cittadini e dargli modo di poter avanzare le proprie difese? Farò valere quelli che ritengo i miei diritti in ogni sede  – chiude Carmine Forelli – e tengo a precisare che le domande sopra riportate sono state regolarmente presentate dai miei legali al sindaco del Comune senza alcuna riposta».

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