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Ex Palazzo vescovile di Mileto, al via la procedura d’interesse architettonico

L’importante bene pubblico cade da tempo in rovina. Ora si riaccendono le speranze per un suo recupero grazie all’avvio della pratica da parte della Soprintendenza

Ex Palazzo vescovile di Mileto, al via la procedura d’interesse architettonico

Bella notizia per la città di Mileto. Dopo anni di attesa e di speranze deluse è partita finalmente la procedura avviata dalla Direzione generale di settore del Ministero per i beni e le attività culturali, tesa a dichiarare l’interesse architettonico dell’ex Palazzo vescovile di via Duomo, alle spalle della villa comunale. In attesa dell’auspicata conferma da parte della Commissione regionale per il patrimonio culturale della Calabria, dunque, al momento il settecentesco edifico risulta coperto da tutela a titolo “cautelare”, così come disposto dall’articolo 14 comma 4 del Decreto legislativo 42 del 2004 e, quindi, sottoposto ad ogni salvaguardia. L’avvio della pratica è stato deciso dalla Soprintendenza per l’archeologia, le belle arti e il paesaggio per la città metropolitana di Reggio Calabria e la Provincia di Vibo Valentia “dopo un’accurata analisi e le opportune ricerche storiche e di archivio”. La relativa comunicazione da parte del Mibac è stata inviata ai proprietari e al Codacons, in questo caso in riscontro alla nota fatta pervenire da codesta associazione in data 24 gennaio 2019. Un tema caldo, del resto, questo della salvaguardia dell’antico complesso architettonico, che da tempo ha suscitato l’interesse internazionale per la tecnica costruttiva utilizzata in ambito antisismico. Ad oggi, il palazzo, pur presentandosi in condizioni tali da metterne a repentaglio la stessa permanenza, resiste imperterrito nonostante i tanti episodi “sfortunati” (abbattimenti fortuiti, incendi e quant’altro) capitatigli. Esso, non a caso, così come ribadito più volte da organismi nazionali e internazionali, rappresenta una rarissima testimonianza della prima ricostruzione post terremoto del 1783 tramite il sistema costruttivo antisismico “baraccato”, costituente un esempio di costruzione realizzata nel rispetto di un corpus di norme tecnico giuridiche (il primo codice antisismico europeo) e tale da resistere alle scosse che si sono verificate negli anni a venire. Dopo anni di lassismo, di abbandono e di incuria, dunque, finalmente sembra essere arrivata la svolta in tema di salvaguardia del prezioso bene… sperando che non sia troppo tardi.

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