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‘Ndrangheta: operazione Imponimento, al via il processo

Aperto il dibattimento nell’aula bunker dinanzi al Tribunale di Lamezia Terme. Gli imputati sono 77 fra cui l’ex assessore regionale Stillitani, il fratello Emanuele, l’ex consigliere di Vibo Franco Tedesco, nonché amministratori, tecnici comunali e “colletti bianchi”. Ammesse le parti civili e autorizzate le riprese audio-video ma non la loro diffusione prima della sentenza

‘Ndrangheta: operazione Imponimento, al via il processo
Il pm Antonio De Bernardo

Si è aperto dinanzi al Tribunale collegiale di Lamezia Terme (Angelina Silvestri presidente, giudici a latere Adele Foresta e Salvatore Regasto) il dibattimento nato dall’operazione della Dda di Catanzaro denominata Imponimento. L’inchiesta, scattata nel luglio dello scorso anno, ha colpito il clan Anello di Filadelfia ma anche i Tripodi di Portosalvo, i Lo Bianco-Barba di Vibo Valentia, i Cracolici di Maierato, i Bonavota di Sant’Onofrio ed altre consorterie. Il processo con rito ordinario si è aperto oggi nei confronti di 77 imputati, mentre per altri 70 imputati la Dda di Catanzaro – oggi in aula con il pm Antonio De Bernardo – ha già formulato le richieste di condanna nel troncone con rito abbreviato. [Continua in basso]

I capi di imputazione sono in totale 162 e fra i reati contestati c’è davvero di tutto: associazione mafiosa, corruzione elettorale, corruzione aggravata dalle finalità mafiose, concorso esterno in associazione mafiosa, intestazione fittizia di beni, estorsione, danneggiamento, usura, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, coltivazione di sostanze stupefacenti, associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico, turbata libertà degli incanti, alterazione delle aste pubbliche, falso, truffa, detenzione illegale di armi.

I giudici del Collegio in apertura di udienza hanno riunito al procedimento principale con 76 imputati la posizione di Domenico Ruscio, 36 anni, di Filadelfia, per poi ammettere le seguenti parti civili: Presidenza del Consiglio dei ministri, Ministero dell’Interno, Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministero dell’Ambiente, commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura, Regione Calabria, Provincia di Vibo Valentia (avvocato Pisani), Agenzia delle Entrate (Direzione provinciale di Vibo Valentia), Associazione Antiracket e antiusura della Provincia di Vibo Valentia (avvocato Giovanna Fronte). [Continua in basso]

I Comuni che si sono invece costituiti parti civili sono: Filadelfia, Francavilla Angitola, Polia (avvocato Fuscà), Pizzo Calabro (avvocato De Benetti), Monterosso Calabro (avvocato Bilotta), Maierato (avvocato Santacroce), San Nicola da Crissa, Curinga (avvocato Galati), San Pietro a Maida, Capistrano (avvocato Gabriella Fera), Cenadi (avvocato Giuseppina Sibio), Chiaravalle Centrale (avvocato Giuseppe Mercurio), Cortale (avvocato Sibio), Maida, Sant’Onofrio (Maria Antonietta La Monica), Vibo Valentia (avvocato Paolì).
Parti civili anche: la società “Mazzei Salvatore spa”, Eleonora Marcello, Michele Marcello e Domenico Marcello (assistito dall’avvocato Giovanna Fronte), all’epoca dei fatti gestore dell’Olimpus di Pizzo nel cui parcheggio sono state danneggiate alcune auto secondo il racconto del collaboratore di giustizia Francesco Michienzi.

Nuove costituzioni di parti civili

L’avvocato Giovanna Fronte

Oggi in udienza si è costituita parte civile anche l’Inail con l’avvocato Folino, mentre il Tribunale ha ammesso la costituzione della I.C.M. srl – società sottoposta ad amministrazione giudiziaria – che era stata esclusa dalle parti civili dal gup in sede di udienza preliminare. A tutte le costituzioni di parti civili si sono opposti i difensori degli imputati che si sono associati ad un intervento dell’avvocato Aldo Ferraro, difensore degli imputati Antonio Cerra e Angelo Sgrò.
Ammesso parte civile anche Domenico Marcello di Pizzo, ex titolare insieme ai familiare del ristorante-pizzeria Olimpus. Pur non indicato quale parte offesa, l’avvocato Giovanna Fronte (che assiste i Marcello quali parti lese) ha sottolineato in aula che Domenico Marcello – di cui i difensori degli imputati chiedevano la non ammissione quale parte civile – è comunque un soggetto danneggiato dal reato contestato e l’impresa (ristorante-pizzeria Olimpus) era di fatto ricompresa nell’intero nucleo familiare pur se intestata alla figlia. [Continua in basso]

La Provincia di Vibo Valentia è stata invece ammessa parte civile ma non nei confronti dell’imputato Domenico Ruscio.

Le riprese audio-video richieste da LaC Tv

Il Tribunale ha poi interloquito con le parti sulla richiesta avanzata dal giornalista Pietro Comito per poter effettuare le riprese audio-video del processo per l’emittente LaC. Favorevole alla richiesta il pm della Dda, Antonio De Bernardo, che ha ribadito in aula l’importanza del diritto di cronaca e la necessità di assicurare la massima trasparenza ai lavori dibattimentali. Favorevole anche l’avvocato Giovanna Fronte, l’avvocato Gabriella Fera che assiste quale parte civile il Comune di Capistrano e l’avvocato Giovanni Vecchio che ha aderito alle argomentazioni del pubblico ministero. Consenso alle riprese audio-video ma trasmissione delle stesse solo dopo la sentenza, la posizione invece dell’avvocato Aldo Ferraro alla quale si sono associati i difensori di tutti gli altri imputati. Ritiratisi in camera di consiglio, i giudici hanno quindi ribadito l’interesse sociale a seguire il processo da parte della stampa, attesa la gravità dei fatti contestati, autorizzando le riprese audio-video con telecamera fissa ma non la loro trasmissione (se non brevi video privi di audio) prima della lettura della sentenza. Ammesso un solo operatore di ripresa per ogni emittente Tv o testata giornalistica che ne faccia richiesta (al momento solo LaC Tv).

Gli imputati

Tommaso Anello

Sotto processo si trovano, fra gli altri, l’ex assessore regionale al Lavoro, Francescantonio Stillitani ed il fratello Emanuele, nonchè l‘ex consigliere comunale di Vibo Valentia Franco Tedesco. A giudizio insieme a loro anche esponenti politici, appartenenti alle forze dell’ordine, amministratori comunali, funzionari della Regione, imprenditori ed esponenti della malavita. Questi tutti gli imputati: Antonio Anania, 39 anni, di Curinga; Bruno Simone Anania, 29 anni, Curinga; Giuseppa Anania, 54 anni, di Curinga; Giovanni Anello, 31 anni, di Filadelfia; Giuseppe Anello, 36 anni, di Filadelfia; Roberto Anello, 33 anni, di Filadelfia; Rocco Anello, 29 anni, di Filadelfia; Tommaso Anello, 56 anni, di Filadelfia; Antonio Attisani, 25 anni, di Filadelfia; Antonio Attisani, 49 anni di Francavilla Angitola;

Rosario Pugliese

Nazzareno Bellissimo, 38 anni, di Monterosso Calabro; Giuseppe Bertucci, 45 anni, di Gerocarne; Raffaele Mariano Bertucci, 56 anni, di Spadola; Domenico Calabria, 51 anni, di Rombiolo; Francesco Caridà, 52 anni, di Pizzo; Giovanni Caruso, 41 anni, di Filadelfia; Antonio Cerra, 31 anni, di Lamezia Terme;  Damiano Ciancio, 49 anni, di Dasà; Domenico Ciconte, 52 anni, di Sorianello; Francesco Conidi, 30 anni, di Polia; Salvatore Contartese, 43 anni, di Limbadi; Bruno Cortese, 65 anni, Capistrano (consigliere comunale di maggioranza di Capistrano); Francesco Cortese, 48 anni, di Monterosso Calabro (nipote del consigliere Bruno Cortese); Francesco Cosmano, 33 anni, di Filadelfia; Francesco Crigna, 50 anni, di Parghelia; Vincenzo Cutrullà, 59 anni, di Pizzo; Salvatore Danieli, 36 anni (collaboratore di giustizia); Antonio Dastoli, 46 anni, di Filadelfia; Antonio Defina, 70 anni, di Sant’Onofrio; Giovanni Deodato, 66 anni, di Cenadi (ex consigliere comunale di Cenadi); Andrea Dominelli, 32 anni, di Chiaravalle Centrale; Gennaro D’Urso, 67 anni, di Sant’Angelo a Fasanella (Sa); Giovanni Fabiano, 52 anni, di Chiaravalle Centrale; Antonio Facciolo, 61 anni, di Vibo Valentia;  

Sante Tripodi

Nazzareno Franzè, 68 anni, di Cessaniti; Giuseppe Fruci, 51 anni, di Acconia di Curinga; Giuseppe Galati, 47 anni, di Filadelfia; Marco Galati, 54 anni, residente in Svizzera; Mario Galati, 61 anni, di Polia (responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Polia); Tommaso Galati, 71 anni, di Filadelfia; Gaetano Gori, 35 anni, di Cardinale; Claudio Gregorace, 30 anni, di Filadelfia; Teodoro Grizzaffi, 51 anni, residente in Svizzera; Ariosto Guzzo, 38 anni di Maida; Giuseppe Iozzo, 38 anni, di Monterosso Calabro; Mario Iozzo, 61 anni, di Chiaravalle Centrale; Domenico Lo Bianco, 58 anni, Vibo Valentia; Domenico Paolo Malta, 31 anni, Maierato; Antonio Mazzotta, 23 anni, di Curinga; Pasquale Mazzotta, 50 anni, di Francavilla Angitola; Giuseppe Mercuri, 44 anni, di Limbadi; Francesco Michienzi, 40 anni, collaboratore di giustizia; Maurizio Michienzi, 49 anni, di Filadelfia; 

Cosimo Monteleone, 66 anni, di Polia; Francesco Notaris, 50 anni, di Maida; Alfredo Papa, 62 anni, di Lucefa (Fg); Francesco Perugino, 60 anni, di Maida; Salvatore Pilieci, 38 anni, di Capistrano; Franco Pontieri, 47 anni, di Nocera Terinese (all’epoca dei fatti in servizio nella tenenza della Guardia di finanza di Amantea); Rosario Pugliese, 54 anni, detto “Cassarola”, di Vibo Valentia; Michelino Rizzo, 37 anni, di Filogaso; Filippo Ruggiero, 63 anni, ex sindaco di San Gregorio d’Ippona;  Domenico Ruscio, 36 anni, di Filadelfia; Gaetano Ruscio, 36 anni, di Filadelfia; Pasquale Scordo, 77 anni, di Tropea; Mario Serratore, 45 anni, di Filadelfia; Angelo Sgrò, 45 anni, di San Pietro a Maida; Aldo Sgromo, 38 anni, di Curinga; Salvatore Sisca, 36 anni, di Filadelfia; Emanuele Stillitani, 65 anni, di Pizzo; 
Francescantonio Stillitani, 67 anni, di Pizzo;  Maria Alfonsina Stuppia, 55 anni, di Vibo, dirigente del Comune di Pizzo (Ufficio Urbanistica); Andrea Simone Suriano, 43 anni, di Piscopio; Francescantonio Tedesco, 52 anni, di Ionadi (ex consigliere comunale di Vibo); Alessandro Teti, 50 anni, di Cenadi (ex sindaco di Cenadi); Giuseppe Tonietti, 50 anni, di Pizzo; Antonio Tripodi, 56 anni, di Portosalvo; Domenico Tripodi, 53 anni, di Portosalvo; Sante Tripodi, 47 anni, di Portosalvo; Francesco Antonello Trovato, 34 anni, di Curinga; Pietro Verdelli, 46 anni, di Figline Vegliaturo (Cs) (assistente capo della polizia); Oreste Vona, 45 anni, di Petilia Policastro; Salvatore Zungri, 56 anni, di Rizziconi.

Nel collegio di difesa dell’operazione Imponimento figurano gli avvocati: Aldo Ferraro, Sergio Rotundo, Maria Antonietta Iorfida, Francesco Lione, Rosa Giorno, Giuseppe Grande, Giuseppe Di Renzo, Giuseppe Bagnato, Francesco Muzzopappa, Giovanni Vecchio, Giosuè Monardo, Salvatore Sorbilli, Nicola Cantafora, Salvatore Staiano, Santino Cortese, Vincenzo Gennaro, Francesco Sorrentino, Pietro Proto, Stefano Luciano, Diego Brancia, Eugenio Felice Perrone, Vincenzo Cicino, Giovanni Russomanno, Vincenzo Belvedere, Domenico Anania, Francesco Gambardella, Antonio Zoccali, Antonio Larussa, Anselmo Torchia, Raffaele Carullo, Vincenzo Fulvio Attisani, Ottavio Porto, Francesco Mancuso, Francesco Calabrese, Giuseppe Torchia, Raffaele Carullo, Massimiliano Carnevale, Armando Veneto, Clara Veneto, Maria Prestanicola, Vincenzo Ranieri, Stefano Nimpo, Anselmo Scappatura, Antonino Cosentino.

Il processo riprenderà l’1 ottobre prossimo alle ore 9.45 per poi proseguire alle ore 9 l’8 ottobre ed il 29 ottobre.

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