Tentato omicidio a Nardodipace, un’assoluzione e due rinvii a giudizio
La sparatoria nel giugno 2020 nei boschi di Cassari. Il processo fissato per il 22 ottobre dinanzi al Tribunale di Vibo
Un’assoluzione e due rinvii a giudizio. Questo l’esito odierno dell’udienza preliminare dinanzi al gup del Tribunale di Vibo Valentia, Marina Russo, nel procedimento che mira a far luce su un tentato omicidio avvenuto nel giugno dello scorso anno nei boschi di Cassari di Nardodipace all’indirizzo di Damiano Tassone, riuscito a scampare all’agguato. Al termine di un giudizio celebrato con il rito abbreviato, il gup ha assolto per non aver commesso il fatto Damiano Ieraci, 20 anni, di Cassari, difeso dagli avvocati Giovanni Vecchio e Antonio Carè. Rinviati invece a giudizio Ilario Tassone, 19 anni, pure lui di Cassari di Nardodipace (difeso dall’avvocato Raffaele Masciari), e Ilario Ieraci, di 22 anni, fratello di Damiano, anche lui difeso dagli avvocati Giovanni Vecchio e Antonio Carè. [Continua in basso]
I fatti risalgono alla serata del 25 giugno dello scorso anno quando, alle ore 21:00 circa, giungeva una chiamata ai carabinieri. Una persona comunicava che, mentre stava percorrendo una strada provinciale con la sua autovettura, aveva sentito dei colpi d’arma da fuoco per poi scoprire, effettivamente, che era presente un foro sul retro del suo veicolo compatibile con un colpo d’arma da fuoco. La vittima riferiva solo di essere agitato ma di non essere stato attinto dai proiettili.
I militari dell’Arma della Compagnia di Serra San Bruno e della Stazione di Nardodipace, immediatamente intervenuti sul posto e precisamente a Cassari, grazie alle dichiarazioni della vittima e di altre persone informate sui fatti, hanno orientato l’attività investigativa nei confronti dei Ierace e di Tassone. Il movente del delitto, secondo l’accusa, è da ricercarsi nell’interrotta relazione sentimentale tra la figlia della vittima e Ilario Ieraci individuato, tra l’altro, quale esecutore materiale dell’agguato. L’azione delittuosa, verificatasi in località Casello Rosso della frazione Cassari di Nardodipace, ha visto coinvolti – secondo la ricostruzione dei carabinieri – Ilario Ieraci e Ilario Antonio Tassone, i quali si sarebbero appostati in una curva per esplodere quattro colpi di pistola al passaggio dell’autovettura obiettivo dell’agguato. Uno solo di questi colpi è andato a segno non colpendo, però, l’autista della macchina. I due, subito dopo l’evento, si sono dileguati a bordo di una Fiat Panda di proprietà della famiglia Ieraci e che sarebbe stata condotta da Damiano Ieraci, fratello di Ilario. Damiano Ieraci è stato però oggi assolto. I penalisti Carè e Vecchio, nel corso dell’udienza, hanno fatto emergere come nei confronti di Damiano Ieraci non vi erano intercettazioni in grado di provare un suo coinvolgimento nella fase organizzativa dell’agguato o comunque una sua consapevolezza dell’altrui proposito delittuoso. Il processo per Ilario Tassone e Ilario Ieraci inizierà invece il 22 ottobre prossimo dinanzi al Tribunale collegiale di Vibo Valentia. La parte offesa, Damiano Tassone, si è costituita parte civile con l’avvocato Raffaele Suppa.