“Scontro” Diocesi- Fondazione Natuzza, si allungano i tempi per l’intesa
Rinviato a data da destinarsi l’incontro odierno per le modifiche allo statuto richieste da oltre un anno dal vescovo di Mileto Luigi Renzo
Si allungano i tempi per la risoluzione della controversia tra la diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea e la Fondazione “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime” di Paravati, scaturita dalle mancate riforme dello statuto richieste, ormai circa un anno fa, dal vescovo Luigi Renzo. A fine mese la commissione paritetica chiamata a dirimere la questione si era data appuntamento ad oggi 17 dicembre. Un incontro che per il presule doveva essere decisivo per l’approvazione entro l’anno delle modifiche, ma che invece nella giornata odierna non si è svolto e pare sia stato spostato a data da destinarsi. Al di là delle semplici dichiarazioni di facciata e delle presunte impossibilità di alcuni membri a parteciparvi, il mancato svolgimento della riunione rappresenta il segnale chiaro che la distanza tra le parti è rimasta immutata e che, anzi, con il passare del tempo e delle stagioni stia diventando sempre più marcata. Non è certo questa la notizia che si attendeva di ricevere in piene festività natalizie il nutrito popolo di fedeli che in tutto il mondo si rifà al carisma della mistica Natuzza Evolo, per la quasi totalità desideroso solo di vedere andare avanti il processo di canonizzazione dell’umile donna, morta nel giorno di Ognissanti del 2009, e veder consacrata la Grande chiesa della Villa della Gioia, da tempo realizzata proprio grazie alle generose offerte della gente. L’apertura al culto da oggi appare indubbiamente più lontana, nonostante l’auspicio espresso solo pochi giorni fa dal presidente Pasquale Anastasi nel corso dell’assemblea dei soci fondatori chiamata ad approvare il bilancio di previsione dell’ente. Dichiarazioni che sembrano rientrare nell’ambito di una partita a scacchi, la cui utilità per i pellegrini e la stessa Mamma Natuzza rimane ancora tutta da capire. Nel corso dell’assemblea, il presidente Anastasi ha parlato anche della possibilità di realizzare nel complesso “San Francesco di Paola”, in questo caso in fase di completamento nella Villa della Gioia con fondi pubblici, un centro di riabilitazione da attivare di concerto con l’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia. Il progetto appare in piena sintonia con il mandato socio-assistenziale assegnato in vita dalla mistica calabrese alla Fondazione. Resta tuttavia da capire come esso possa essere portato avanti tralasciando l’aspetto prettamente religioso, tra l’altro quello più sentito dall’umile donna di Paravati. Nello specifico, senza l’avallo morale e sostanziale della diocesi che, coadiuvata dalla Chiesa di Roma, da circa un anno sta chiedendo inutilmente che il consiglio d’amministrazione sia ampliato ad undici membri (tre dei quali delegati della Curia) e che il testamento spirituale della mistica venga eliminato dallo statuto (con l’aggiunta dell’inciso che lo spirito dell’ente morale è costituito dalla volontà manifestata in tale documento dalla stessa Mamma Natuzza), e che la cura e la gestione della Grande chiesa “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime” rientri nella pertinenza dello stesso episcopato di Mileto-Nicotera-Tropea. Tre precise richieste, ritenute evidentemente del tutto irricevibili all’interno della Fondazione… costi quel che costi. LEGGI ANCHE: Fondazione Cuore immacolato, giorni cruciali per le sorti dell’ente morale ispirato da Natuzza
Natuzza Evolo, l’avvio della causa di beatificazione spazza via le polemiche – Video
Verso la beatificazione di Natuzza, devoti chiedono potenziamento stazione di Mileto
Avviato il processo di beatificazione di Natuzza Evolo, gioia e commozione a Paravati
Fondazione di Natuzza: tutto pronto a Paravati per l’anniversario della statua della Vergine
Anniversario morte di Natuzza, pioggia e diatribe tengono i fedeli lontani da Paravati – Video
Nove anni senza Natuzza, Paravati epicentro di fede nel giorno di Ognissanti – Video