Il vecchio casello ferroviario di Vibo Marina che cade a pezzi, si muove il Comune
L’assessore Scalamogna: «Stiamo risalendo all’effettivo proprietario, intanto abbiamo interessato la Protezione civile affinché intervenga»
Basta un alito di vento per far volare le lamiere dal tetto ormai decadente. L’immobile cade a pezzi. «È un pericolo per l’incolumità pubblica, oltre che, paesaggisticamente parlando, un pugno in un occhio», dicono i cittadini di Vibo Marina che abitano nella zona. È un vecchio casello ferroviario abbandonato da lustri, che si nota, in tutta la sua fatiscenza, al di là della barriera che delimita l’area del nuovo sottopasso, eterna incompiuta del vecchio «Giardino sul mare».
Il vecchio casello
A chi appartiene? Di chi è? Chi è preposto ad intervenire? Le Ferrovie? Il Demanio? Un privato? Passaggio obbligatorio, per sbrogliare la matassa e provare a risolvere il problema, al Comune di Vibo Valentia. «Sono a conoscenza del problema – spiega l’assessore con delega al Patrimonio Pasquale Scalamogna – Ne ho preso contezza qualche giorno addietro e abbiamo fatto una ricognizione per cercare di capire se questo sia un bene che rientri o meno nel patrimonio o nella disponibilità del Comune. Accertato che così non è – continua l’amministratore – ho subito allertato, attraverso una comunicazione, la Protezione civile affinché intervenga».
Le parole dell’assessore Scalamogna
L’assessore Scalamogna, d’altro canto, precisa che «stiamo comunque operando ulteriori verifiche per risalire all’effettivo proprietario dell’immobile per investirlo direttamente del problema. Ciò perché – continua – anche se il bene non è nostro, sentiamo comunque il dovere di dare risposte alla cittadinanza e di salvaguardare la pubblica incolumità».
Eterni lavori
Il vecchio casello rientra in un contesto urbano controverso. Da un lato complessi nuovi, decorosi e ben curati, dall’altro abbandono, decadenza, pericoli. Se da un lato, quindi, solo la conclusione degli eterni lavori al sottopasso consentirà di cambiare in maniera più incisiva non solo la viabilità ma anche l’immagine di quella parte di Vibo Marina, dall’altro si può e si deve intervenire per tamponare l’incuria, che oltre a restituire un’immagine desolante di una parte della frazione rappresenta una spada di Damocle sulla sicurezza e l’incolumità pubblica.