Erosione costiera al Pennello, monta la protesta: «Sette milioni buttati a mare» – FOTO/VIDEO
Cittadini sempre più preoccupati per la propria incolumità denunciano i ritardi e l’insufficienza delle opere di messa in sicurezza della zona.
Sette milioni di euro letteralmente “buttati a mare” per difendere la costa dall’erosione. A tanto ammonterebbero i finanziamenti che negli anni sono stati destinati al Vibonese. Il risultato, tuttavia, è sotto gli occhi di tutti: il mare sta cancellando il tratto di litorale tra Vibo Marina e Bivona. Una corrosione che minaccia sempre più le case del quartiere Pennello.
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La denuncia arriva direttamente dagli abitanti del popoloso quartiere della frazione costiera di Vibo Valentia, sorto in maniera incontrollata negli anni dello sviluppo urbanistico e poi parzialmente sanato.
Ora, ad ogni mareggiata, gli abitanti temono per la propria incolumità. Lungo questo tratto di litorale, in piazza Capannina, fino al 2007 c’era pure un chioschetto di cui ora non resta che l’insegna. Le abbondanti piogge di questi giorni hanno alzato il livello di allerta della popolazione della zona, e i residenti sono scesi in strada per protestare.
Puntano il dito contro l’amministrazione Costa e minacciano forme eclatanti di protesta. Giovanni Patania, sindacalista dello Slai Cobas, si dice addirittura pronto a bloccare i lavori del consiglio comunale, come già avvenne nel 2013 nel corso del mandato D’Agostino. L’attuale primo cittadino, solo il mese scorso, aveva annunciato il termine dei lavori di costruzione di una barriera soffolta di fronte al Pennello, primo step della più consistente opera di riqualificazione del quartiere che tarda ad essere avviata. Primo intervento che, evidentemente, non è ritenuto sufficientemente adguato per restituire serenità ai residenti della zona.
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