Ricovero d’urgenza negato a Serra San Bruno, raggiunge Vibo con un’auto privata
Carenza di posti letto e ambulanza impegnata. Un uomo di Dinami gravemente ammalato è stato indirizzato verso l’ospedale Jazzolino dove è giunto accompagnato dal parroco e dal vicesindaco.
Una nuova vicenda di “ordinari” disservizi nella sanità vibonese arriva da Serra San Bruno, dove, nella giornata di ieri, un uomo gravemente ammalato, F. D. B., 61 anni, di Monsoreto di Dinami, accompagnato dal fratello, dal vicesindaco e dal parroco di Dinami, Nino Di Bella e don Giuseppe Pititto, è giunto all’ospedale bisognoso di cure propedeutiche ad un suo ricovero in un centro specializzato.
Lo stesso si è visto tuttavia negare il ricovero a causa della carenza di posti letto nella struttura sanitaria della cittadina. Posto letto che, dopo alcune ore, è stato reperito presso l’ospedale “Jazzolino” di Vibo Valentia, dove l’ammalato è giunto a bordo dell’auto del parroco poiché l’autoambulanza risultava impegnata in un altro soccorso.
Comprensibile il biasimo da parte degli accompagnatori dell’uomo che hanno segnalato l’accaduto alle forze dell’ordine. Parole di condanna sono state pubblicamente espresse dal parroco don Pititto, il quale ha censurato la carenza strutturale del nosocomio serrese, e dal vicesindaco di Dinami, Di Bella, che ha puntato il dito su una politica latitante incapace di dare risposte concrete ai cittadini.
Diversi reparti dell’ospedale di Serra San Bruno risultano chiusi, mentre la lungodegenza è ormai satura. Il tutto mentre la facciata dell’edificio è oggetto di lavori di rifacimento di cui ben non si comprende lo scopo date le gravi carenze strutturali interne.