Operazioni Nemea e Rinascita Scott: fissato il processo d’appello per il clan Soriano
Dodici in totale gli imputati per il secondo grado di giudizio. In tre escono definitivamente di scena. Il Tribunale collegiale di Vibo aveva deciso per sette condanne. L’inchiesta della Dda di Catanzaro e dei carabinieri del Nucleo Investigativo ha ricostruito gli affari illeciti della consorteria di Filandari
La Corte d’Appello di Catanzaro ha fissato il processo di secondo grado per 12 imputati coinvolti nelle operazioni antimafia denominate Nemea e Rinascita Scott contro il clan Soriano di Filandari. Tre degli imputati assolti nel processo di primo grado escono invece totalmente di scena non avendo la Dda di Catanzaro presentato appello avverso le assoluzioni incassate il 26 ottobre scorso dinanzi al Tribunale collegiale di Vibo Valentia: Domenico Soriano, 61 anni, di Pizzinni di Filandari (fratello di Leone Soriano e nei cui confronti era stata chiesta la condanna ad un anno); Mirco Furchì, 27 anni, di Mandaradoni, frazione di Limbadi (erano stati chiesti 2 anni); Maria Grazia Soriano, 48 anni, di Arzona di Filandari (l’assoluzione in primo grado era stata chiesta pure dal pm). [Continua in basso]
Il processo d’appello è stato quindi fissato per: Leone Soriano, di 54 anni, di Pizzinni di Filandari (condannato a 18 anni e 11 mesi di reclusione con il che pm aveva chiesto per lui 29 anni); Graziella Silipigni, 49 anni, di Pizzinni di Filandari (condannata a 12 anni, moglie del defunto Roberto Soriano. Per lei erano stati chiesti 20 anni); Giuseppe Soriano, 29 anni, di Pizzinni di Filandari (figlio della Silipigni, condannato in primo grado a 13 anni e 8 mesi. Richiesta del pm a 24 anni); Giacomo Cichello, di 33 anni, di Filandari (condannato a 5 anni, con il pm aveva chiesto per lui 18 anni); Francesco Parrotta, di 37 anni, di Filandari, ma residente a Ionadi (condannato a 13 anni. Chiesti per lui in primo grado 26 anni); Caterina Soriano, di 30 anni, di Pizzinni di Filandari (11 anni e 11 mesi per lei la condanna, figlia di Graziella Silipigni. In primo grado chiesti per lei 20 anni); Luca Ciconte, di 28 anni, di Sorianello, di fatto domiciliato a Pizzinni di Filandari (marito di Caterina Soriano, condannato a 10 anni e 9 mesi, chiesti per lui 20 anni in primo grado); Domenico Nazionale, 34 anni, di Tropea (assolto in primo grado, chiesto un anno per lui in primo grado); Rosetta Lopreiato, di 51 anni, di Pizzinni di Filandari (moglie di Leone Soriano, assolta in primo grado. Per lei erano stati chiesti 4 anni); Giuseppe Guerrera, 25 anni, di Arzona di Filandari (assolto, chiesto per lui un anno); Luciano Marino Artusa, 59 anni, di Arzona di Filandari (assolto, chiesti per lui 4 anni in primo grado); Alex Prestanicola, 29 anni, di Filandari (assolto, chiesti per lui 4 anni in primo grado). Le assoluzioni in primo grado di Domenico Nazionale, Rosetta Lopreiato, Giuseppe Guerrera, Luciano Marino Artusa e Alex Prestanicola sono state appellate dalla Dda di Catanzaro, mentre le condanne di Luca Ciconte, Leone Soriano, Caterina Soriano, Giuseppe Soriano, Francesco Parrotta, Graziella Silipigni e Giacomo Cichello sono state appellate anche dai difensori. Il processo di secondo grado si aprirà dinanzi alla Corte d’Appello di Catanzaro l’11 ottobre prossimo.
Oltre quaranta capi di imputazione, mentre le persone offese erano quattordici. L’inchiesta è stata condotta “sul campo” dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Vibo Valentia con il coordinamento del pm della Dda di Catanzaro Anna Maria Frustaci. Successivamente sono confluiti nel processo Nemea anche – come detto – gli atti dell’inchiesta Rinascita-Scott, che vedevano coinvolti Leone e Giuseppe Soriano ed altri imputati, in modo tale da unificare con un solo processo i due procedimenti. [Continua in basso]
Nel collegio di difesa figuravano gli avvocati: Giuseppe Di Renzo (per Caterina Soriano e Luca Ciconte), Giovanni Vecchio (per Francesco Parrotta), Diego Brancia (per Leone Soriano, Rosetta Lopreiato, Graziella Silipigni, Giuseppe Soriano e Alex Prestanicola), Daniela Garisto (per Giuseppe Soriano, Luca Ciconte, Graziella Silipigni, Caterina Soriano e Giacomo Cichello), Sergio Rotundo (per Alex Prestanicola e Luciano Marino Artusa), Francesco Schimio (per Nazionale), Mario Bagnato (per Nazionale), Vincenzo Brosio (per Luciano Marino Artusa), Salvatore Staiano (per Leone Soriano e Rosetta Lopreiato), Pamela Tassone (per Giuseppe Guerrera).