Inchiesta sui rifiuti a Vibo: nuova documentazione acquisita dagli investigatori
Riprendono le audizioni di diverse persone informate sui fatti, dalla polizia municipale agli ex assessori all'Ambiente
Nuova documentazione è stata acquisita al Comune di Vibo Valentia dalla polizia giudiziaria, aliquota carabinieri “Nucleo Ambiente” della Procura, nell’ambito dell’inchiesta sulla mancata raccolta dei rifiuti nel mese di agosto e sul mancato rispetto del capitolato d’appalto. Un’indagine che andrà avantri per tutta la settimana con nuovi interrogatori dopo quella della scorsa settimana. Molti gli aspetti inerenti il capitolato d’appalto, aggiudicato dalla ditta Dusty per la somma di dieci milioni di euro, che dovranno essere chiariti dai titolari che si sono succeduti all’assessorato all’Ambiente di “palazzo Luigi Razza”. E in tal senso, preziosa ai fini dell’indagine potrebbe rivelarsi la testimonianza dell’ex assessore Giuseppe Russo che negli scorsi mesi ha lasciato l’incarico denunciando sulla stampa quelle che, a suo avviso, sono le responsabilità per la mancata raccolta dei rifiuti ed il corretto espletamento del capitolato d’appalto, ad iniziare dalla mancata pulizia di strade, marciapiedi ed aiuole cittadine. Una situazione di degrado ambientale sulla quale vuol vederci chiaro il procuratore di Vibo, Bruno Giordano, che non sta lasciando nulla di intentato al caso ma procede secondo una direttiva ben precisa. Dopo le audizioni dei responsabili del settore Ambiente del Comune di Vibo, Adriana Teti e Alfonso Colaci, del direttore tecnico della Dusty Davide Golino e di alcuni operai, l’attenzione si sposta anche sulla polizia municipale e sui controlli alla ditta e le eventuali sanzioni fatte ai cittadini incivili che hanno scaricato rifiuti in ogni angolo della città. Chiarimenti a diverse persone informate sui fatti dovranno essere chiesti anche in relazione alla nuova documentazione acquisita negli uffici del Comune. L’indagine, dunque, continua spedita per accertare tutte le responsabilità ed ha già ottenuto i primi effetti: dopo settimane di stallo si sono rivisti in alcune zone della città gli operai intenti a tagliare l’erba ed a pulire i marciapiedi, come in via Jan Palach o nel viale che conduce al cimitero di Vibo. Certo, molto resta ancora da fare per riportare la città alla normalità, ma di certo non è sfuggita agli investigatori la circostanza che solo dopo l’avvio dell’indagine è ripresa la raccolta dei rifiuti ammassati in strada ed è ripresa pure un minimo di pulizia per le strade. Come mai tutto ciò non è avvenuto prima? Cosa si è inceppato nel meccanismo di raccolta dei rifiuti e pulizia della città? Accertati i reati ambientali consumati, i carabinieri sono alla ricerca delle singole responsabilità.
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