Zungri, lascia il carcere il nipote del boss
Passa agli arresti domiciliari. E’ coinvolto nell’operazione antidroga dei carabinieri denominata “Roba di famiglia”
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Passa agli arresti domiciliari Angelo Accorinti, 30 anni, di Zungri, coinvolto nell’operazione dei carabinieri denominata “Roba di famiglia” con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e di essere a capo di una rete di spacciatori di cocaina. Il gip del Tribunale di Vibo ha infatti accolto un’istanza dell’avvocato Francesco Sabatino e pertanto Angelo Accorinti ha lasciato il carcere dove era finito il 5 luglio scorso in quanto segnalato diverse volte fuori casa in orari non consentiti dalla precedente misura degli arresti domiciliari. I carabinieri ne avevano registrato e segnalato ogni comportamento anomalo e da qui una nuova ordinanza in carcere. Angelo Accorinti, figlio di Pietro Accorinti – quest’ultimo già coinvolto nell’operazione “Decollo” contro il narcotraffico internazionale – è anche nipote di Giuseppe Accorinti, ritenuto il boss di Zungri. Nei confronti di Angelo è già stata avanzata la richiesta di rinvio a giudizio nell’ambito dell’operazione “Roba di famiglia”. LEGGI ANCHE: Viola i domiciliari e finisce in carcere, un arresto a Zungri
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