I “Paperon de’ paperoni” scelgono il mare calabrese: il Falcone Maltese a Vibo Marina
La straordinaria imbarcazione a vela, tra le più grandi e costose al mondo, avvistata a pochi metri dal porto. Ha un valore di 150 milioni di dollari e al suo interno ha anche un sottomarino
I ricchi del mondo scelgono la Calabria. La costa vibonese nello specifico. Dopo Armani, avvistato con il suo mega yatch a largo di Tropea, stamattina ha fatto bella mostra di sè, davanti al porto di Vibo Marina, il grande veliero “Maltese Falcon”, l’enorme imbarcazione di proprietà di Elena Ambrosiadou, famosa donna d’affari greca. Il veliero, 88 metri di lunghezza, è tra i più costosi al mondo e al tempo stesso tra le imbarcazioni con maggior numero di strumentazioni d’avanguardia. E’ un’imbarcazione unica nel suo genere per l’avveniristico armamento, composto da tre alberi rotanti con ben quindici vele meccaniche che sviluppano una superficie velica complessiva di 2.400 metri quadrati. Il Falcone Maltese di 289 piedi è attualmente la seconda barca a vela privata più grande al mondo e una delle barche più complesse e belle che ora solcano il mare. E’ stato varato nel 2006 e nel tempo ha meritato molti premi per il suo innovativo design e per la tecnica di rotazione degli alberi, che seguono speditamente la direzione del vento attraverso un complesso sistema elettrico – idraulico e di verricelli automatici. Il sistema viene comandato da un sofisticato computer di bordo che istantaneamente rileva ed elabora automaticamente tutti i parametri di navigazione e pianifica le manovre da farsi ed è possibile così che anche una singola persona possa gestire l’intera imbarcazione. Lo stesso sistema consente poi di ammainare le vele in pochi minuti. La barca può ospitare ben 12 passeggeri ed è caratterizzata da uno scafo di acciaio e le sovrastrutture in alluminio con suoi tre alberi rotanti in carbonio alti 58 metri. Una vera novità sono le vele quadrangolari in carbonio che spiegate occupano una superficie di 2.400 metri quadrati con rendimenti superiori a quelli garantiti dalle ormai diffusissime vele triangolari, aprendo così una nuova era nella storia della vela. La navigazione è garantita anche a motore attraverso due diesel Deutz da 1800 cavalli e una velocità massima di 20 nodi. I tre ponti sono uniti da una scala circolare che circonda l’albero principale e crea un effetto spirale. Gli interni sono costituiti essenzialmente da un salone principale con una grande sala da pranzo, abilmente disimpegnata da altri spazi illuminati anche da lucernai calpestabili dei piani superiori. Per dormire ci sono cinque cabine sul ponte inferiore e una su quello superiore con una zona di bagni privati e accesso diretto alla timoneria del mega yacht. Per lo svago, il Falcone Maltese trasporta due tender di 32 piedi (con gli sci d’acqua), quattro barche a vela e un tender da 14 piedi. Oltre agli attrezzi da immersione, c’è anche un sottomarino privato per esplorare il fondo del mare. Ancora oggi non si hanno notizie certe su quanto sia costata questa imbarcazione, anche se voci accreditate parlano di un costo della sola imbarcazione che si aggira sui 150 milioni di dollari.
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