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Rinascita Scott, Mantella continua a deporre e scocca l’ora dei politici

Il collaboratore di giustizia tira in ballo in aula un consigliere regionale, l’ex vicesindaco di Vibo e due ex assessori comunali

Rinascita Scott, Mantella continua a deporre e scocca l’ora dei politici
Nel riquadro il collaboratore di giustizia Andrea Mantella
Salvatore Bulzomì

Ed a Rinascita Scott venne l’ora della…politica. Riserva numerose “sorprese” l’udienza odierna dedicata ancora una volta all’esame del collaboratore di giustizia Andrea Mantella. Impegnato nel riconoscimento fotografico con la sottoposizione – attraverso il videocollegamento – di diversi album depositati dall’ufficio di Procura distrettuale di Catanzaro, il collaboratore si è soffermato su alcuni esponenti politici di Vibo Valentia.
E’ il pm della Dda di Catanzaro, Antonio De Bernardo, a condurre l’esame del collaboratore dinanzi al Tribunale collegiale di Vibo Valentia quando in aula viene mostrata – attraverso i monitor – la foto di Salvatore Bulzomì, già vicesindaco di Vibo Valentia (giunta guidata dall’allora sindaco Nicola D’Agostino) e poi consigliere regionale con l’Udc. E Andrea Mantella non si lascia pregare chiamando in causa anche altri politici. Ecco quanto dichiarato in aula: “Riconosco in foto Salvatore Bulzomì. E’ un politico di Vibo che era casa e bottega con Gianfranco Ferrante che lo stava portando avanti politicamente e lui si metteva a disposizione. Era Salvatore Bulzomì, con Vito Pitaro e De Filippis fra i politici che si mettevano a disposizione delle famiglie di ‘ndrangheta del Vibonese in quanto funzionali alla ‘ndrangheta. A Salvatore Bulzomì – ha continuato Mantella – lo conosco da vecchia data e intorno agli anni 2009, 2010 e 2011 lo vedevo sempre al Cin Cin bar o in giro con Ferrante”. Gianfranco Ferrante si trova attualmente detenuto per Rinascita Scott ed imputato con l’accusa di associazione mafiosa. Salvatore Bulzomì, che nel novembre 2014 è stato candidato alle regionali nelle liste di Forza Italia (non eletto) e successivamente sconfitto anche a sindaco di Sant’Onofrio, non risulta allo stato indagato. [Continua in basso]

Vincenzo De Filippis

Continua Mantella rispondendo sempre al pm: “Di De Filippis ho fatto riferimento nei verbali e ricordo che insieme a Daniele De Sossi lo vedevo sempre nel gruppetto di piazza San Leoluca dove all’epoca Francesco Scrugli spacciava droga, in particolare eroina. De Filippis con lo stesso Daniele De Sossi – ha aggiunto il collaboratore – si sono poi addentrati nella politica e De Filippis era anche addentrato nelle scuole perché era parente di un professore, di un rettore della scuola”. Vincenzo De Filippis, docente di matematica, consigliere comunale a Vibo Valentia dal 2010 al 2015 con il Pdl, già assessore comunale all’Ambiente nella giunta guidata dal sindaco Elio Costa (e candidato alle Politiche del 4 marzo 2018 con la lista “Civica popolare” di Beatrice Lorenzin, alleata del Partito democratico) in Rinascita Scott è accusato del reato di scambio elettorale politico mafioso. Daniele De Sossi, ex assessore comunale di centrosinistra (giunta Sammarco), non risulta indagato.

Vito Pitaro

Sull’attuale consigliere regionale di centrodestra, Vito Pitaro (eletto a gennaio 2020 con lista “Santelli presidente”), Andrea Mantella ha invece dichiarato: “Vito Pitaro era amico di Salvatore Mantella e compagnia bella. Era di casa e bottega con la Banca di Maierato e faceva aprire conti correnti o prendere contributi”. Anche Vito Pitaro non risulta indagato in Rinascita Scott, mentre Salvatore Mantella – cugino di Andrea Mantella – è fra i principali imputati di Rinascita Scott ed è stato condannato anche in appello nel novembre scorso in altro processo per aver preso parte all’omicidio di Mario Franzoni, avvenuto il 21 agosto del 2002 nella frazione Portosalvo.

LEGGI ANCHE: Rinascita Scott, le accuse di Mantella a forze dell’ordine, massoni e “colletti bianchi”

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