Sparatoria a Nicotera e Limbadi, ricerche estese in tutta Italia (VIDEO)
Non ancora ritrovata la Fiat Panda con la quale Francesco Olivieri si è portato nei due paesi del Vibonese per poi aprire il fuoco provocando due morti e tre feriti. Ecco i precedenti del ricercato e dei familiari
E’ ricercato in ambito nazionale Francesco Olivieri, il 31enne che ieri ha aperto il fuoco a Nicotera e Limbadi provocando due morti e tre feriti. La segnalazione per le ricerche è stata infatti ufficialmente diramata in tutta Italia ed a tutte le forze di polizia. L’auto con la quale il giovane si è portato nei due paesi del Vibonese per compiere le azioni di sangue – una Fiat Panda – non è stata ancora ritrovata. Continuano così senza sosta le ricerche del 31enne di Nicotera che nel pomeriggio di ieri ha aperto il fuoco con un fucile all’interno di un bar di Limbadi ferendo tre persone sedute ad un tavolino ed intente a giocare a carte (Pantaleone D’Agostino, ex gestore del locale, Pantaleone Timpano, e l’avvocato Francesco Di Mundo), per poi esplodere a Caroni anche un altro colpo di fucile all’indirizzo di un’auto parcheggiata sulla pubblica via appartenente ad un fratello di Pantaleone Timpano. Quindi i due omicidi a Nicotera, quello di Giuseppina Mollese, 80 anni, sparata al petto dentro casa e morta qualche ora dopo in ospedale a Catanzaro dove era stata trasportata in elisoccorso, e l’uccisione di Michele Valerioti, 68 anni, il quale ha cercato un inutile via di fuga sul balcone di casa dopo l’esplosione dei primi colpi. Michele Valerioti è imparentato con Pantaleone Timpano.
Sebbene la segnalazione per l’attivazione delle ricerche sia stata diramata in tutta Italia, le perlustrazioni dei carabinieri delle Compagnie di Tropea e Vibo Valentia, unitamente al gruppo “Cacciatori”, specializzato nella cattura dei latitanti, si stanno tuttavia concentrando in modo particolare nell’intero altopiano del Monte Poro, non escludendo il Reggino e la zona di Rosarno, oltre naturalmente ai territori di Nicotera e Limbadi. L’auto usata da Francesco Olivieri per portarsi a Limbadi e Nicotera non è stata infatti ritrovata e nulla quindi esclude che il 31enne si sia dato alla fuga con la Fiat Panda. I carabinieri stanno setacciando palmo a palmo anche le campagne di Nicotera, Joppolo, Limbadi, Calimera, San Calogero, Spilinga, Rombiolo e Ricadi e sperano in tempi brevi di poter catturare Francesco Olivieri, facendo tirare un sospiro di sollievo ai tanti cittadini timorosi persino di uscire di casa. Francesco Olivieri, potrebbe essere ancora armato, non essendo stato ritrovato il fucile con il quale ha aperto il fuoco e che potrebbe aver portato con sè dandosi alla fuga. Sul fronte delle indagini, invece, l’inchiesta sui fatti di sangue viene coordinata dal pm della Procura di Vibo Valentia, Concettina Iannazzo. Nulla trapela però sul possibile movente che ha spinto Francesco Olivieri ad armarsi di fucile ed aprire il fuoco. Ancora al vaglio degli investigatori un possibile legame fra l’omicidio di Ignazio Gaglianò (figlio di Giuseppina Mollese), compiuto il 22 dicembre in via Castello a Nicotera, l’omicidio di Mario Olivieri – fratello del fuggitivo Francesco – ucciso a colpi d’arma da fuoco nel 1997 lungo la strada che da Nicotera porta alla Statale 18, ed i fatti di sangue di ieri. Resta accertato che Francesco Olivieri – imparentato con un esponente apicale della famiglia Mancuso di Limbadi – soffre di disturbi psichici. Il profilo. Nel luglio del 2015 Francesco Olivieri è stato arrestato con l’accusa di aver curato 500 piante di marijuana da cui era possibile ricavare 4.267 dosi di sostanza stupefacente. Condannato dal gup del Tribunale di Vibo Valentia, al termine di un processo celebrato con rito abbreviato, a 2 anni e 4 mesi, in Appello a Catanzaro si è visto ridurre la pena (che era stato sospesa) ad un anno e 8 mesi. In Cassazione, quindi, il 16 maggio dello scorso anno la pena gli è stata rideterminata in un anno, sei mesi e venti giorni. Francesco Olivieri ha tuttora in corso altri due procedimenti penali che lo vedono coinvolto sempre dinanzi al Tribunale di Vibo Valentia: in un caso per la detenzione di alcuni grammi di marijuana, nel secondo caso per lo scippo a Pizzo Calabro di una borsetta ai danni di un’anziana. Un fratello di Francesco Olivieri, di nome Giuseppe, di 32 anni, è stato invece condannato lo scorso anno dal Tribunale di Vibo Valentia alla pena di un anno e 4 mesi per la detenzione di 100 grammi di marijuana e 20 grammi di hashish. Il più piccolo dei numerosi fratelli Olivieri – residenti nelle case popolari di contrada Madonna della Scala a Nicotera – il 18 ottobre del 2005 era stato invece arrestato (all’epoca il ragazzo aveva 16 anni) con l’accusa di aver sparato ed ucciso un tabaccaio a Nicotera nel corso di una rapina che aveva fruttato poco più di 200 euro. Dalla vicenda, però, il fratello di Francesco Olivieri è stato completamente scagionato.
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