“Demetra 2”: passa ai domiciliari 28enne di Spadola
Per lui l’accusa di narcotraffico nell’ambito dell’inchiesta nata dall’autobomba di Limbadi costata la vita a Matteo Vinci
Passa agli arresti domiciliari Domenico Bertucci, 28 anni, di Spadola, coinvolto nell’inchiesta della Dda di Catanzaro denominata “Demetra 2” con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico. La misura cautelare è stata attenuata dal gip distrettuale, Isabella Valenzi, su richiesta degli avvocati Domenico Rosso del Foro di Vibo e Luca Cianferoni del Foro di Roma.
Pantaleone Mancuso (cl. ’63) e di Alessandro Mancuso, 22 anni, quest’ultimo indagato a piede libero (nessun legame di parentela con l’omonima famiglia di Limbadi) in concorso con Vito Barbara, Antonio Criniti, Filippo De Marco e Domenico Bertucci, sono accusati di essersi associati stabilmente per la coltivazione, trasporto, spaccio e cessione di sostanze stupefacenti (cocaina, hashish e marijuana). Quale promotore, direttore ed organizzatore dell’associazione viene indicato Vito Barbara, mentre Antonio Criniti e Filippo De Marco si sarebbero occupati delle modalità di approvvigionamento dello stupefacente. Partecipi all’associazione vengono indicati Pantaleone Mancuso, Alessandro Mancuso e Domenico Bertucci, con Vito Barbara che, con l’intermedizione di Pantaleone Mancuso, avrebbe acquistato per conto di soggetti ancora da identificare circa 10 chili di stupefacente.
L’operazione “Demetra 2” costituisce un appendice del procedimento relativo all’autobomba che 9 aprile 2018 ha provocato a Limbadi la morte del biologo Matteo Vinci. Nella stessa esplosione è rimasto gravemente ferito il padre Francesco Vinci.
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