Vibo Marina a 75 anni dal 12 aprile ’43, ricordate le vittime del bombardamento (VIDEO)
Si è celebrata anche quest’anno la commemorazione promossa dalla locale Pro loco in collaborazione con l’Istituto comprensivo “Amerigo Vespucci”
A 75 anni dal bombardamento a Vibo Marina, giornata in memoria di chi perse la vita quel tragico 12 Aprile del 1943 a causa della guerra. Un sibilo assordante, un immenso boato, la coltre di polvere sempre più fitta, le macerie fumanti, le urla e il sangue. Una scena apocalittica che non può essere dimenticata, narrata alle nuove generazioni attraverso racconti, testimonianze dirette, foto e disegni evocativi. Come ogni anno la locale Pro loco assieme all’Istituto Comprensivo Amerigo Vespucci, guidati rispettivamente dal presidente Enzo De Maria e dal dirigente scolastico Maria Salvia, hanno ripercorso questa pagina triste della storia locale assieme ai più giovani. A seguito di un momento di raccoglimento comune, la semplice ma sentita cerimonia commemorativa ha previsto l’apposizione di un omaggio floreale sotto la targa marmorea che riporta i nomi delle vittime. Protagonisti assoluti i bambini delle scuola elementare Presterà, che preparati dalle insegnanti, hanno potuto riflettere sul ruolo educativo della storia e su temi importanti come il rispetto e la pace.
Presente alla cerimonia, l’assessore comunale ai Lavori pubblici Lorenzo Lombardo: «Sento il dovere di complimentarmi con la Pro loco – ha detto – per aver voluto anche quest’anno commemorare il 12 aprile ‘43. Sono passati ben 75 anni e voler ancora ricordare non serve soltanto a raccontare la storia ma a trasmettere alla nostra futura generazione valori come l’amore, la pace e la fratellanza, affinché si possa crescere con la consapevolezza che la guerra può fare solo male».
Commosso anche l’intervento della Pro loco: «Fiori di primavera, simbolo di rinascita e di speranza a Vibo Marina nel luogo dove 75 anni fa, il 12 aprile 1943, una bomba seminò morte e dolore. Quel giorno le bombe sganciate dagli aerei avevano probabilmente come obiettivo punti strategici di Vibo Marina come il porto e la stazione ferroviaria presidiata dai militari le cui perdite non furono rese note, si abbatterono ancor più sull’inerme piccolo campo sportivo all’epoca adiacente alla scuola “Presterà” – oggi nota come pinetina “12 aprile 1943” e le fragili abitazioni vicine, provocando tanti feriti e 10 giovani vittime tra la popolazione civile: Annunziata Corso (anni 7) e le sorelline Rosaria e Lucia De Lorenzo (5 e 11 anni) che giocavano nel campo, Giovanna Lenza studentessa ginnasiale (14 anni), Rosina Sacco da poco sposata (anni 29), della famiglia Neri perdeva la vita la mamma Mariantonia Romano (33 anni) insieme ai suoi 4 figli Nicolina (10 anni), Vincenzo (7 anni), Anna (3 anni) e Franca (appena 7 mesi). “Mai più la guerra, conoscendo meglio questo avvenimento, abbiamo capito quanto è orribile! Noi crediamo e vogliamo solo la pace!” Convinto e deciso il commento corale dei piccoli alunni, un messaggio di speranza e di concordia per il futuro».
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