Sfregio alla stele per Filippo Ceravolo a Soriano, il padre: «Voglio giustizia prima di morire» (VIDEO)
Divelta l’icona raffigurante il volto del giovane ucciso nel 2012. Martino Ceravolo scosso per il danneggiamento del monumento dedicato al figlio e a tutte le vittime innocenti di mafia
Non ha dubbi Martino Ceravolo, qualcuno si è accanito contro il monumento dedicato a suo figlio Filippo, il 19enne di Soriano, ucciso per errore il 25 ottobre del 2012. Nella notte tra domenica e lunedì, l’icona raffigurante il volto del giovane è stata infatti staccata e ritrovata a poche decine di metri. Uno sfregio che ha scosso un’intera comunità e che ha scosso soprattutto il papà della giovane vittima innocente di mafia che da sei anni invoca verità e giustizia per il figlio. «E’ da quel maledetto 25 ottobre del 2012 – afferma – che ogni giorno io e mia moglie aspettiamo la telefonata degli inquirenti che ci dicano “abbiamo arrestato gli assassini di vostro figlio”. Ma ancora, nonostante il lavoro incessante delle autorità inquirenti, ancora tutto tace. Prima di morire, voglio dare giustizia a mio figlio, solo così potrò trovare la pace». Raggiungiamo Martino davanti al monumento inaugurato il 13 maggio del 2015 nella centralissima via Giardinieri e dedicato, oltre che a suo figlio Filippo, a tutte le vittime innocenti della criminalità organizzata. Indossa una tuta con la scritta “Filippo sempre con noi”. Il ricordo del figlio è indelebile. Da questo simbolo di resistenza e legalità rivolge un nuovo accorato appello affinché vengano assicurati alla giustizia gli assassini di suo figlio che ancora, dopo sei lunghi anni, non hanno un nome e un volto.
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