Il sindaco di Gerocarne contesta l’istituzione della zona rossa: «I nostri sforzi vanificati da Spirlì»
Vitaliano Papillo si sfoga sui social per ribadire la propria contrarietà a una decisone che definisce assurda per non avere tenuto in considerazione gli sforzi fatti dall’amministrazione
«Un’assurda decisione per Gerocarne e frazioni l’istituzione della zona rossa», così il sindaco Vitaliano Papillo reagisce al provvedimento adottato ieri dal presidente facente funzioni della Regione Calabria Nino Spirlì che ha deciso di chiudere il paese delle preserre del vibonese. il provvedimento entrerà in vigore dalle 22 di questa sera, sino al 17 marzo.
In una diretta social il primo cittadino si dice amareggiato, deluso e anche tradito da chi avrebbe dovuto tenere in considerazione tutti i sacrifici messi in campo dalla sua amministrazione per contrastare il virus. «Sforzi vanificati da un provvedimento che impone drastiche misure restrittive». Attualmente sono 53 i positivi al virus, così suddivisi: 20 a Gerocarne, 10 nella frazione Sant’Angelo e 23 a Ciano. Numeri preoccupanti che hanno fatto scattare altrettanti misure di quarantena con screening gratuiti su tutta la popolazione. «Alla luce dell’enorme lavoro, stavamo ottenendo i primi risultati – afferma Papillo –, tant’è che a Sant’Angelo gli infetti da 70 sono scesi a 10, mentre nessun positivo si registra ad Ariola».
Lo stesso spiega di essere stato contattato direttamente dal presidente Spirlì che ha istituito zona rossa pure a Briatico, Dasà e Sorianello. «Una decisione che da uomo delle istituzioni ho dovuto accettare ma che non approvo». Per il primo cittadino di Gerocarne la decisione della Regione non ha tenuto conto degli sforzi intrapresi dal Comune, «ma soprattutto dei numeri che dimostrano come il virus a Gerocarne sia ormai sotto controllo». Una decisione assurda che contesterà alle autorità preposte: «Non posso rimanere in silenzio», dice Papillo che appare intenzionato a chiedere la revoca della zona rossa, poichè, dice: «la situazione ora è sotto controllo».