Carcere di Vibo, il Sinappe: “Nuova gestione ha tagliato fuori le influenze criminali”
Il Sindacato nazionale autonomo polizia penitenziaria plaude alla nuova gestione del penitenziario diretto da Angela Marcello
Il delegato provinciale del Sinappe (Sindacato Nazionale Autonomo Polizia Penitenziaria) plaude alla nuova organizzazione del carcere di Vibo Valentia. «In prima linea – scrive Angelo Mangani – nella lotta alla criminalità organizzata».
Nella missiva indirizzata al direttore della Casa circondariale di Vibo e al Provveditorato regionale di Catanzaro, il sindacato evidenzia «l’ottima gestione del penitenziario che negli ultimi mesi è stata operata dal direttore della casa circondariale Angela Marcello e dal comandante Salvatore Conti per avere avviato una nuova organizzazione del lavoro con la stipula di un documento di contrattazione decentrato condiviso all’unanimità dal sindacato».
Un lavoro improntato ai «valori della legalità e della giustizia, teso ad evitare influenze della criminalità organizzata nella gestione della vita detentiva». La nuova gestione «evidenzia palesi miglioramenti per quanto attiene la raccolta differenziata (avviata solo a dicembre), la ristrutturazione dei locali della caserma del personale (in stato di abbandono da diversi anni), la messa in efficienza dei mezzi dell’amministrazione e la disciplina e la cura del piazzale della casa circondariale».
Non ultimo viene evidenziata l’intensificazione dell’ attività di screening sul personale e sui detenuti che vengono sottoposti periodicamente a tamponi, al fine di prevenire il rischio contagio da Covid. «La Casa Circondariale di Vibo Valentia – prosegue Angelo Mangani – è inoltre uno dei primi istituti in Italia per quanto attiene le vaccinazioni del personale e un vero e proprio filtro regionale per la rilevazione di sostanze stupefacenti e l’introduzione di telefonini. Fondamentali sono i quotidiani briefing di coordinamento con il personale tesi a garantire la legalità del penitenziario che direttamente si riverbera nel difficile ed influenzato contesto territoriale di riferimento, tristemente noto per le infiltrazioni di matrice mafiosa. Alla luce di ciò il sindacato plaude alla nuova gestione della Casa Circondariale di Vibo Valentia, che malgrado le difficoltà dovute alla carenza di personale (200 unità presenti a fronte delle 246 previste) ed il difficile contesto territoriale di riferimento, si trova in questo particolare periodo a dare supporto alla casa circondariale di Catanzaro, alle prese da oltre 20 giorni con l’emergenza pandemica».