«Restituire un portafoglio smarrito è una scintilla di civiltà contro la degenerazione»
Intervento dell’avvocato Giuseppe Altieri: «Occorre dare risalto e valore a un gesto virtuoso perché c’è il riconoscimento dell’altro, la rinuncia a un vantaggio immediato»
Riceviamo e pubblichiamo un intervento dell’avvocato Giuseppe Altieri di Vibo Valentia.
Caro direttore, vorrei approfittare dell’ospitalità del suo giornale per riflettere su un caso apparentemente banale qual è la restituzione di un portafoglio smarrito. È accaduto qualche giorno fa e chi scrive è il genitore di chi lo ha smarrito e che poi, grazie ai ragazzi che lo hanno trovato e al gestore del locale “Voglia di pizza” che lo ha restituito, ne è rientrato in possesso. Dare rilevanza a questa notizia non serve soltanto per ringraziare pubblicamente per il bel gesto ma anche perché queste manifestazioni di etica pubblica non rimangano un fatto privato. L’etica si nutre di processi di imitazione e, in tempi di barbarie quali sono quelli che stiamo vivendo, occorre dare risalto a ogni flebile scintilla di civiltà, per contrastare la degenerazione delle manifestazioni di conformismo improntate alla violenza fisica e verbale. I vincoli normativi, etici e morali si sono allentati: lo cogliamo dall’aumento del numero di atti di violenza gratuita che vengono pubblicati in rete: è il trionfo della vanità per se stessa a prescindere dal valore sociale del gesto. L’estetica ha perso ogni collegamento con l’etica, tanto che si esaltano le peggiori condotte. [Continua in basso]
Ecco perché occorre dare risalto e valore a un gesto virtuoso come la restituzione di un portafoglio. In questo gesto c’è il riconoscimento dell’altro, la rinuncia a un vantaggio immediato per adempiere al dovere di solidarietà sul quale si fonda il nostro stare al mondo. Sono gli stessi principi sui quali si sviluppano i grandi temi della politica. Il principio dell’accoglienza, la preservazione delle risorse ambientali e finanziarie per le generazioni future, il rispetto delle istituzioni non costituiscono soltanto un dovere civico ma sono il midollo della nostra umanità, senza il quale rischiamo di ricadere nello stato ferino, sempre se il pianeta sopravvive alla nostra stupidità. Ecco il valore delle buone notizie di educazione quotidiana, semi di civiltà che fanno ben sperare se coltivati e diffusi.