«Noi, precari di Vibo abbandonati. E gli onorevoli dove sono?»
Amaro intervento di un lavoratore vibonese che, sulla mancata stabilizzazione, mette sotto accusa la politica
Da Fortunato Greco, lavoratore precario, riceviamo e pubblichiamo
«Per la stabilizzazione dei lavoratori precari esiste la Legge regionale numero 15 del 2008. In tempi relativamente recenti, nel giugno del 2020, è stato anche approvato, sempre dalla Regione Calabria, un decreto attuativo per la storicizzazione dei fondi al fine di una eventuale stabilizzazione dei lavoratori, che verrebbero pagati per i primi tre anni dallo Stato e solo dopo dagli enti.
Ho scritto ciò per ricordare ai nostri politici, qualora ce ne fosse bisogno, che i lavoratori di tale legge sono i famosi 77 precari ex articolo 7 di Vibo Valentia. Dopo tante battaglie e umiliazioni, che nell’arco degli anni abbiamo subito, pensavamo che finalmente, avendo la Regione pubblicato tale decreto, fossimo arrivati al famoso traguardo: la stabilizzazione. Ma, purtroppo, a tutt’oggi, di tale stabilizzazione non c’è ombra perché, secondo fonti regionali, non ci sono soldi. Ma io mi domando: come si può affermare tale tesi visto che voi stessi avete votato, firmato e pubblicato il decreto? A tutto ciò ho dato tre risposte: il decreto è stato pubblicato senza verificare se ci fossero o meno i soldi per sostenerlo, è questo sarebbe un errore da dilettanti della politica, decretare ciò senza prima passare per la commissione Bilancio, quindi mi sento di escluderlo. Il decreto è stato pubblicato, pur sapendo che la commissione Bilancio non ha dato il parere positivo, solo per tenere buoni i lavoratori precari appartenenti a tale legge. Quest’altra ipotesi la escludo perché è solo fantapolitica. Il decreto pubblicato ha la piena copertura finanziaria ma non si può procedere alla stabilizzazione dei precari di Vibo perché, per motivi prettamente politici legati alla campagna elettorale che già è iniziata, la politica attuale che occupa gli scranni regionali non può dare risposta ai precari di Acri e San Giovanni in Fiore che appartengono sempre alla legge 15 ma che non sono mai stati contrattualizzati. Questa sì che è la risposta a tutto ciò. Mi domando ancora: dove sono gli onorevoli che dovrebbero rappresentare il territorio vibonese in consiglio regionale? Possibile che nessuno di voi abbia a cuore l’interesse di noi precari? Per voi noi siamo il nulla, tranne quando ci sono le elezioni, in quel periodo tutti voi politici, onorevoli, come d’incanto, vi prendete a cuore il nostro problema gettandolo poi a mare subito dopo eletti. Noi lavoratori di Vibo per l’ennesima volta siamo stati prima sedotti e poi abbandonati. Scrivo ciò con rabbia, rassegnazione e con tanta delusione. Volevo però informarvi che noi lavoratori se stiamo zitti non lo facciamo perché siamo stupidi. Anzi, e quindi voi politici dovete sapere che il silenzio a volte fa più rumore di una tempesta. Per me anche questa sarà un’estate di m… buone vacanze a voi, cari onorevoli».
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