Abbandono rifiuti a Vibo Marina, una piaga che non accenna a diminuire
Nonostante l’avvio della raccolta differenziata e gli sforzi messi in atto dal gestore del servizio e dal Comune, sono ancora troppi gli incivili che si liberano dell’immondizia con estrema facilità
Nonostante il servizio di raccolta differenziata sia ormai in vigore in tutto il territorio comunale, una piccola parte di cittadini sembra non essersene accorta e continua a non differenziare i rifiuti o a non rispettare il calendario di raccolta.
Il territorio è sempre più martoriato da episodi di abbandono illegale di rifiuti; basta che vi sia una strada un po’ più buia che essa diventa ricettacolo di rifiuti di ogni genere: decine di sacchetti, o quel che ne resta, oltre a ogni tipo di rifiuto abbandonato a bordo strada da chi di fare la raccolta differenziata non ne vuole proprio sapere.
Una vera violenza al territorio, non accettabile sia per ragioni d’immagine, sia per evidenti ragioni di ordine igienico-sanitario. La ditta incaricata del servizio provvede alla rimozione in molte zone, ma l’attività rischia di rivelarsi un’autentica fatica di Sisifo (quanto lavoro dietro a un atto stupido e scellerato).
Il problema, purtroppo, non è di facile soluzione. Non è facile combattere questo fenomeno in quanto i rifiuti vengono abbandonati in luoghi poco visibili soprattutto nelle ore notturne, per cui diventa quasi impossibile cogliere i trasgressori sul fatto. Anche la videosorveglianza servirebbe a ben poco non essendo possibile attivarla ovunque. Quel che è possibile fare, da parte dei cittadini, è essere vigili, guardiani del proprio territorio e segnalare ogni episodio del genere alle autorità competenti.
Il Comune, da parte sua, dovrebbe attivare un idoneo sistema di controllo volto ad identificare e sanzionare questo incivile comportamento e potrebbe, sull’esempio di altre amministrazioni, istituire degli “ispettori ambientali”, che monitorino città e frazioni effettuando controlli mirati anche nelle ore notturne e cerchino di risalire ai trasgressori utilizzando elementi riscontrabili sui materiali abbandonati, una sorta di “007 dei rifiuti”.