L’intervento | Vibo ha bisogno dell’Università, il futuro sindaco non può ignorarlo
Non si può favorire l’abbandono del territorio generalizzato e senza alternativa per andare a laurearsi altrove, perché poi ciò si trasforma in un abbandono definitivo
La presenza dell’Università è una risorsa di valorizzazione della città? E la città è una risorsa di valorizzazione dell’Università? La risposta è positiva solo se esiste la volontà politica di valorizzazione reciproca. La città senza Università è invisibile. L’Università senza la città è monca. Serena Vicari Haddock nella sua opera “La città contemporanea” (ed. Il Mulino) sostiene che nei Paesi occidentali negli ultimi decenni a seguito delle trasformazioni economiche verificatesi, la città è mutata. In particolare nelle aree urbane, oggi si assiste al fenomeno della crescita di lavori strettamente legati all’area delle nuove tecnologie, della cultura e della conoscenza. La città diventa il luogo in cui si sviluppa e cresce la nuova economia della conoscenza. Ecco perché i temi urbanistici (che danno un ruolo all’Università dentro il tessuto cittadino) devono essere oggetto di una programmazione condivisa, a medio e lungo termine. L’ Università e la città vivono di un dialogo continuo, spesso esplicito e costante, talvolta timido o sottaciuto.
Vibo Valentia ha una sua storia, delle tradizioni, delle caratteristiche economiche, sociali, culturali e subculturali, non si può favorire l’abbandono del territorio generalizzato e senza alternativa per andare a laurearsi altrove, perché poi ciò si trasforma in un abbandono definitivo. Invece, elevare il livello culturale, educare a un senso di giustizia sociale, spingere la ricerca in favore del benessere collettivo, superare le subculture delinquenziali e quelle mafiose sono tutti compiti che la città e l’Università, insieme, possono condividere operando come due facce della stessa medaglia.
Una città per crescere e dare risposte di speranza e di futuro ai propri cittadini ed in particolare ai giovani ha necessità assoluta di fare sistema e di individuare nell’Università, sia come istituzione sia come comunità studentesca, un punto essenziale di tale sistema. Favorire il rapporto con il mondo della scuola, con iniziative sull’orientamento formativo e professionale, suggerendo ed offrendo ai giovani che amano la città (con le sue tradizioni, legami familiari e sociali) la possibilità concreta di studiare le lingue, le scienze criminali e l’Intelligence per conseguire la laurea a Vibo Valentia è di grande importanza: sia per i residenti sia per i forestieri, con i vantaggi che ciò comporta sul piano culturale, economico e sociale. Auspichiamo in un incontro pubblico presso la nostra sede, con tutti i candidati alla carica di sindaco e gli studenti dell’Istituto al fine di poterci confrontare e con l’auspicio di poter dare un nostro contributo alla realizzazione dei programmi.
*Rettore Istituto Italiano di Criminologia degli studi di Vibo Valentia