Omicidio Timpano a Nicotera Marina, condanna in Cassazione per l’imputato
CronacaIl fatto di sangue è avvenuto in pieno giorno il 12 agosto 2018 in spiaggia all’interno di un lido davanti alla moglie della vittima ed a diversi bagnanti
Il fatto di sangue è avvenuto in pieno giorno il 12 agosto 2018 in spiaggia all’interno di un lido davanti alla moglie della vittima ed a diversi bagnanti
La sentenza in abbreviato svela la suddivisione del territorio e gli accordi fra i Bonavota, gli Anello, i Mancuso e la ‘ndrina dei Mazzotta. Dalla Marinella alla Nazionale, dai bar della piazza agli stupefacenti sino ai voti, nulla sarebbe sfuggito al controllo dei clan
Per il delitto e l’occultamento del cadavere, uno dei fatti di sangue più cruenti degli ultimi anni, arriva il verdetto di secondo grado per Liberata Gallace e Fiore D’Elia. La vittima si era candidata a sindaco di Dinami
Pubblicate le cifre complessive per i mesi di marzo e aprile. Per i singoli importi e il numero di assenze ai lavori di Consiglio e commissioni nulla da fare con l’avvio della nuova amministrazione. Ma una determina di ottobre svela tante cose…
A contendere la “poltrona” di primo cittadino a Giuseppe Condello è lo stesso sfidante che nel 2017 ha ottenuto la “bellezza” di 16 voti venendo eletto in Consiglio al pari di chi ha riportato con la sua compagine anche 3 sole preferenze. Ma non mancano candidati da fuori paese, mentre i “maligni” puntano il dito su chi in caso di elezione verrà avvicinato a casa dalla propria sede lavorativa
Nessuna collusione con il clan Mancuso. I giudici di secondo grado riformano la sentenza del Tribunale di Vibo e scagionano il legale. Confermate le assoluzioni degli ex vertici della Squadra Mobile di Vibo
Il gup Claudio Paris spiega in sentenza i motivi per i quali gli imputati condannati per il reato di associazione mafiosa dovranno risarcire lo Stato, la Regione Calabria, la Provincia di Vibo, l’associazione antiracket e tutti i Comuni costituiti parte civile
Riformata la sentenza di primo grado. Incassa l’assoluzione anche nel secondo giudizio il boss Pantaleone Mancuso, detto l’Ingegnere. Il fatto di sangue è avvenuto il 26 maggio del 2008. Nel processo d'appello sentito pure il collaboratore Mantella
Il progetto di un omicidio ai danni di Giuseppe Accorinti ricostruito nelle motivazioni della sentenza in abbreviato depositate dal gup distrettuale
Carcere per i fratelli La Rosa, mentre il commercialista Fraone lo evita per ragioni di salute e finisce ai domiciliari unitamente ad un medico in pensione. L'inchiesta dei carabinieri coordinata dal procuratore Nicola Gratteri e dai pm Corrado Cubellotti e Antonio De Bernardo