Vibo Marina, così muore il “Parco giochi delle cooperative” – Foto
Una delle poche aree verdi dotata anche di un’altalena per disabili lasciata nel totale abbandono, tra giochi rotti, foglie secche e deiezioni canine
Suona beffardo quel cartello, infilato nel bel mezzo dell’aiuola che campeggia al centro del piazzale della stazione ferroviaria di Vibo Marina. “Rispettare l’ambiente migliora il futuro, aiutaci a migliorare anche il tuo. Grazie”, recita appena visibile tra l’erba alta che gli cresce attorno sovrastandolo. Già, aiutare chi? I cittadini coscienziosi aiuterebbero certamente di buon grado una pubblica amministrazione efficiente, in grado di garantire quei servizi minimi che, da queste parti, vengono sistematicamente disattesi. Mortificati ed umiliati per essere più corretti. Come succede a poca distanza da quello spiazzo, nel Parco giochi delle cooperative, nell’omonimo viale. Un angolo di spensieratezza e frescura che, tra scivoli e altalene, regalava momenti di svago ai tanti bambini residenti nel popoloso quartiere e ai loro accompagnatori. Uno dei pochi, in città e frazioni, dotato anche di un’altalena per disabili. Ora assediata da erbacce e foglie secche. Come tutta l’area giochi, in preda ad un desolante abbandono. Di alcuni giochi resta ben poco: vandalizzati o sfiancati dall’incuria. «Qui è ormai impossibile portare i bambini – ci segnala un residente -, è pieno di cacca di cane e le foglie coprono completamente anche la pavimentazione anti-trauma. È una situazione indecorosa» conclude sconsolato. Già, indecorosa. Una delle tante, del resto, che si vivono negli angoli più disparati di una città che sembra aver dimenticato i bisogni delle fasce più deboli della popolazione. Di quei bambini e di quegli anziani, di quei disabili perfino, per i quali anche un piccolo parco giochi tra i palazzoni di periferia rappresenta un luogo d’affezione e di svago e, soprattutto, un posto da trattare con rispetto.