Ricadi e Capo Vaticano alle prese con un’emergenza ambientale senza precedenti
Accanto a panorami, mare e spiagge mozzafiato, l’estate 2020 rischia di essere ricordata anche per rifiuti disseminati ovunque mentre si cercano le responsabilità
Fa i conti con un’emergenza ambientale senza precedenti l’intero territorio comunale di Ricadi e quindi Capo Vaticano. Disagi su disagi per residenti e turisti alle prese con cumuli di spazzatura non raccolta e rifiuti gettati in ogni angolo della località turistica che pur annovera spiagge, mare e panorami da far invidia a mezza Italia e non solo. Una situazione indecorosa mai registrata nei precedenti anni di amministrazione comunale (guidata da Giulia Russo e fatta cadere nel maggio scorso proprio a ridosso dell’apertura della stagione turistica) che pur aveva i suoi difetti. [Continua]
“Cartoline” su “cartoline” e segnalazioni su segnalazioni continuano a inondare la nostra redazione e, facendo un salto sui luoghi del disastro, la situazione appare de visu ancora più grave.
Rifiuti fanno infatti brutta mostra di sé al belvedere di Capo Vaticano ed a ridosso del faro. Ma è quasi l’intero viale Berto, almeno dalla salita di Grotticelle andando verso il belvedere, a dover fare i conti con i rifiuti ammassati ai margini della strada e per una passeggiata più che la mascherina per proteggersi dal coronavirus ci sarebbe bisogno di quella antigas.
Paradossale poi la situazione nel parcheggio della splendida Baia di Riaci dove oltre agli ombrelloni abusivi in spiaggia (questa mattina tolti da Guardia costiera e Guardia di finanza e pomeriggio dopo le ore 16.00 di nuovo in buona parte ripiantati dai prepotenti di turno) ed al parcheggio al “modico” prezzo di ben 2 euro all’ora, i bagnanti sono costretti a lasciare l’auto in sosta sulle strisce blu (quelle bianche sono inesistenti) fra cumuli e cumuli di rifiuti.
Non migliore la situazione nell’intera Santa Maria di Ricadi dove i rifiuti non vengono raccolti da giorni e giorni ed intere zone, come la strada di località “Palo Campia”, sono state trasformate in tante piccole discariche. Per non parlare di alcune zone di Santa Domenica di Ricadi dove in uno stato di abbandono e fra rifiuti di ogni genere è stata lasciata persino la strada che porta alla panoramica spiaggia della Scalea dove un minimo di pulizia lo si è visto solo grazie all’opera di alcuni volontari.
Insomma, sul fronte ambientale e del decoro urbano la situazione a Ricadi e Capo Vaticano appare decisamente sfuggita di mano, con buona pace di chi si appresta alla riconquista del Comune ed al netto degli incivili di turno che lasciano rifiuti ovunque. L’ex sindaco Giulia Russo all’indomani del suo defenestramento aveva dichiarato nel corso di una conferenza stampa: «La mia esperienza di sindaco finisce qui. Chi oggi ha preso questa decisione si assuma le responsabilità e le conseguenze che ne deriveranno, soprattutto in un momento così delicato».
Non sappiamo se qualcuno si sia sinora assunto la responsabilità politica della caduta dell’amministrazione comunale in piena emergenza coronavirus e con una stagione politica alle porte come chiedeva l’ex sindaco (se si guardano le liste elettorali appena presentate si trovano ricandidati proprio alcuni degli artefici dell’attuale commissariamento dell’ente e, sia da un lato che dall’altro, anche sostenitori della precedente amministrazione sciolta per infiltrazioni mafiose nel 2014), ma di certo qualcuno – prima o poi – dovrà assumersi la responsabilità per il disastro ambientale di questa estate 2020.