Il vibonese Angelo Calzone delegato regionale del Wwf Calabria
L’avvocato e ambientalista è stato eletto dal consiglio nazionale. Recentemente era alla guida dell’organizzazione aggregata Vibo-Stilaro
Da anni presidente del Wwf Vibo Valentia, da ieri delegato regionale della Calabria. È il vibonese Angelo Calzone, avvocato 50enne residente a Ionadi, escursionista e grande appassionato di natura, il nuovo massimo rappresentante dell’associazione ambientalista in Calabria. A darne notizia sono le organizzazioni aggregate del Wwf Calabria. Calzone è stato eletto dal consiglio nazionale e prende il posto, a completamento dei due mandati, della geologa reggina Beatrice Barillaro che ha rivestito lo stesso incarico in un periodo di grandi trasformazioni del sodalizio; lo stesso che ha portato alla nascita delle organizzazioni aggregate su base provinciale. Proprio quella di Vibo Valentia, recentemente allargatasi fino a includere diversi comuni della vallata dello Stilaro, ha visto lo stesso Calzone rivestire la carica di presidente, dando prova di grande attivismo e attaccamento agli ideali della tutela della natura.
Iscrittosi al Wwf sin dal 2006, ha subito preso parte attiva alla vita della sezione regionale, che all’epoca aveva sede proprio a Vibo, dopo lo storico inizio della sezione lametina nel 1984. Quasi una prosecuzione della presenza del Wwf nel Vibonese che affonda le radici sin nel lontano 1972 con i primi soci tra Pizzo e Vibo. Grazie alla sua specializzazione in legislazione ambientale, Angelo Calzone è stato protagonista di numerosi interventi presso i tribunali di mezza Calabria (e non solo), in procedimenti in difesa del patrimonio naturalistico regionale (basti fra tutti quello contro la centrale del Mercure nel Parco del Pollino), con ricorsi contro calendari venatori, contro l’apertura di nuove discariche sul territorio regionale, casi di inquinamento e altro, dedicando inoltre gran parte del suo tempo libero ad attività di volontariato attivo.
La sua nomina cade in un periodo di grande fermento e di iniziative sul campo, caratterizzato ad esempio dal progetto per la tutela dell’area di Saline Ioniche, della foce del fiume Mesima, dal rilancio della storica oasi dell’Angitola, dallo svolgimento in atto di un progetto di monitoraggio e salvaguardia delle nidificazioni di tartaruga marina Caretta caretta sulle coste ioniche tra le province di Crotone, Catanzaro e Reggio, che vede impegnati decine di giovani entusiasti guidati dai biologi Silvio Cimbalo e Jasmine De Marco. Anche qui come ideale passaggio di testimone all’interno dell’associazione che è stata pioniera nel campo della tutela delle tartarughe e dei cetacei in Calabria, per non dire di tutta la fauna selvatica minacciata dal bracconaggio e dalla caccia, dall’inquinamento, dalla distruzione degli habitat.
Angelo Calzone, coadiuvato da tutti i responsabili di settore, dai presidenti delle altre organizzazioni aggregate e con il sostegno dei soci (che rappresentano la base e l’anima di ogni associazione), avrà il difficile compito di guidare il Wwf in una regione in cui i problemi ambientali sono ancora più evidenti e pervasivi a causa degli enormi interessi della criminalità organizzata che vede nello sfruttamento indiscriminato delle sue risorse motivi di arricchimento illecito a scapito della salute dei cittadini e dell’ambiente, mantenendo sempre alta l’attenzione sui temi prioritari della tutela delle aree protette e della fauna, le tradizionali tematiche di intervento dell’associazione che ha per simbolo il panda. Una battaglia di civiltà, quella in difesa della natura, in nome della quale il Wwf, con spirito nuovo e radici antiche, chiama a raccolta tutti i calabresi di buona volontà.