venerdì,Novembre 29 2024

Caos rifiuti, Bruni: «Anche se a rilento, Vibo ha ripreso a scaricare»

L’assessore comunale all’Ambiente del capoluogo stempera la tensione tra Ato e prevede un conferimento a pieno regime ad Alli entro il fine settimana. Intanto c’è chi propone di mandare fuori regione i rifiuti del Vibonese

Caos rifiuti, Bruni: «Anche se a rilento, Vibo ha ripreso a scaricare»

Vincenzo Bruni
L’assessore all’Ambiente Vincenzo Bruni

«Le difficoltà ci sono, è inutile negarlo. I mezzi di alcuni comuni hanno dovuto fare marcia indietro e non hanno avuto la possibilità di scaricare. Ma questo non ha a che a fare con un atteggiamento di chiusura da parte dell’Ato di Catanzaro, bensì con problematiche tecniche dovute al maggior afflusso che nel giro di pochi giorni ci auguriamo vengano superate. Basti pensare che ieri il Comune di Vibo ha avuto la possibilità di scaricare circa 32 tonnellate di rifiuti e altri Comuni hanno conferito i loro rifiuti per un totale di 78 tonnellate. E in un periodo di emergenza come questo, non è poco».

L’assessore comunale all’Ambiente del Comune di Vibo, Vincenzo Bruni, stempera la tensione e mette in evidenza i passi in avanti nella spinosa questione dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani provenienti dai comuni dell’Ato n. 4 vibonese, destinati, dopo le serrate trattative con l’Ato di Catanzaro e la mediazione dell’assessore regionale all’Ambiente Sergio De Caprio, alla discarica di Alli. Vuol rasserenare gli animi, Bruni, evitando un nuovo fronte di scontro con il presidente Abramo, e tranquillizzare quei colleghi amministratori vibonesi che ieri, di fronte alle oggettive difficoltà riscontrate nell’impianto catanzarese e ai propri mezzi che hanno fatto marcia indietro a pieno carico, erano determinati a scendere nuovamente sul piede di guerra.

«Le difficoltà dovrebbero essere superate entro fine settimana – spiega l’assessore -, ma se anche dovesse essere l’inizio della prossima andrebbe comunque bene considerato che l’obiettivo è togliere i rifiuti dalla strada e fare di tutto per evitare una nuova emergenza». Resta in piedi la contesa tra i due Ato per la chiusura ai comuni vibonesi dell’impianto di San Pietro Lametino: soluzione preferibile per i minori costi derivanti dal risparmio sul trasporto e sul trattamento dei rifiuti. «La questione – chiarisce Bruni – farà il suo corso anche sul piano legale, ma nel caso di Alli va riconosciuto – aggiunge – che nessuna preclusione vi è stata da parte dell’Ato di Catanzaro».

Al di là dei costi, l’impianto di Alli non convince alcuni sindaci anche per via del fatto che la discarica non sarebbe dotata dell’attrezzatura necessaria ad imballare gli scarti di lavorazione che, secondo quanto comunicato dalla Regione a margine dell’incontro con l’assessore De Caprio, andrebbero stoccati in attesa di un definitivo smaltimento. In tutto ciò, anche oggi, ci sono comuni – ad esempio Monterosso – che hanno dovuto sospendere la raccolta della frazione indifferenziata non avendo la certezza di poter conferire in discarica. Per superare l’impasse c’è anche chi, come il sindaco di Vazzano Vincenzo Massa, propone di avviare una procedura per l’individuazione di aziende private in grado di smaltire fuori regione i rifiuti vibonesi. Insomma, l’estate, sul fronte ambientale, si conferma ancora tutta da decifrare.   

Rifiuti, mezzi vibonesi respinti ad Alli: risale la tensione tra gli Ato

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