mercoledì,Maggio 7 2025

Qualità del mare vibonese, per Arpacal “eccellente” 59 volte su 64 prelievi: ecco tutti i punti monitorati e i risultati

Nove comuni della provincia sotto osservazione nel report 2025 sull’idoneità alla balneazione: analizzati 70 km di litorale tra conferme, miglioramenti e un'unica criticità

Qualità del mare vibonese, per Arpacal “eccellente” 59 volte su 64 prelievi: ecco tutti i punti monitorati e i risultati
La spiaggia di Michelino a Parghelia

La stagione balneare 2025si apre con segnali positivi per la provincia di Vibo Valentia sul fronte della qualità delle acque. A certificarlo è il report ufficiale pubblicato da Arpacal, che ha diffuso i risultati della campagna di monitoraggio condotta lungo i 670 chilometri di costa calabrese destinati alla balneazione. Il documento, riferito alle analisi effettuate nella stagione 2024, evidenzia un lieve ma significativo miglioramento anche nel Vibonese, dove il livello generale si mantiene alto con una netta prevalenza di acque classificate come “eccellenti”.

Il report Arpacal si basa su un sistema di classificazione europeo che tiene conto dei risultati analitici degli ultimi quattro anni. Le acque sono classificate come “eccellenti”, “buone”, “sufficienti” o “scarse”, e solo in assenza di criticità per quattro anni consecutivi è possibile ottenere la classificazione più alta.

Nel dettaglio, sono 9 i comuni della provincia coinvolti nel monitoraggio ambientale: Briatico, Joppolo, Nicotera, Parghelia, Pizzo, Ricadi, Tropea, Vibo Valentia e Zambrone. Su circa 70 chilometri di costa sono stati prelevati campioni in 64 punti diversi, e ben 59 di questi hanno ottenuto la classificazione “eccellente”. Altri 4 tratti sono stati giudicati “buoni”, mentre uno soltanto è stato classificato come “scarso”.

Un segnale incoraggiante arriva dal comune di Pizzo, dove l’area Museo Civico è passata dalla categoria “sufficiente” a quella “buona”, contribuendo a eliminare la presenza di tratti a qualità intermedia nella provincia. Un dato, quello riferito a Pizzo, che va in netto contrasto con le preoccupazioni e i disagi manifestati nel corso di tutta scorsa estate da cittadini e turisti. Quel “mare verde” che ha fatto infuriare i bagnanti sul litorale Vibonese, soprattutto tra Porto Salvo e Pizzo, non rappresenterebbe una minaccia secondo quanto rilevato da Arpacal.

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Restano tuttavia alcune aree critiche: a Nicotera, in particolare, il punto di prelievo situato 200 metri a destra dalla foce del fiume Mesima ha ottenuto la classificazione peggiore (“scarsa”), unica eccezione in un quadro altrimenti molto positivo. Gli altri tratti classificati come “buoni” si trovano nei comuni di Briatico (zona La Rocchetta), Ricadi (zona sud Torre Marina), Pizzo (area Museo Civico) e Zambrone (zona vicina alla fiumara Potame). Tutti gli altri punti monitorati risultano invece conformi ai parametri della massima qualità.

I dati completi del monitoraggio sono pubblicati sul sito ufficiale dell’Agenzia e consultabili anche attraverso il Portale delle Acque del Ministero della Salute.

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