Gemellaggio fra le scuole di Santa Domenica di Ricadi e Santa Cristina
Festa dell’albero organizzata nell’ambito delle giornate nazionali di Legambiente con al centro il Parco d’Aspromonte e “Le radici dell’amicizia”
Dopo le riuscitissime iniziative degli scorsi anni, organizzate dal circolo Legambiente di Ricadi, che hanno visto la scuola primaria di Santa Domenica protagonista della “Festa dell’albero” prima nel Parco nazionale della Sila e poi nel Parco delle Serre, quest’anno è stata la volta del Parco d’Aspromonte. Un’iniziativa che stavolta ha messo assieme le comunità scolastiche di Santa Domenica di Ricadi e Santa Cristina d’Aspromonte in una sorta di gemellaggio per la tutela dell’ambiente.
Dodici gli alberi messi a dimora e oltre cento bambini a ricordarci il valore e l’importanza dell’impegno collettivo nella protezione e valorizzazione dell’ambiente e della biodiversità, parte essenziale del patrimonio delle comunità. Nella scuola di Santa Cristina d’Aspromonte, infatti, su iniziativa di Legambiente, dell’ente Parco nazionale dell’Aspromonte e degli istituti comprensivi di Oppido-Molochio-Varapodio e Ricadi è stata celebrata la Festa dell’Albero 2019, nell’ambito delle giornate nazionali promosse da Legambiente su tutto il territorio italiano. [Continua dopo la pubblicità]
All’evento, oltre ai volontari del circolo di Ricadi, hanno partecipato il responsabile nazionale “Ambiente e legalità” Antonino Morabito, il vice presidente del Parco nazionale d’Aspromonte Domenico Creazzo, il comandante regionale dei carabinieri forestali Giorgio Borrelli, il vicesindaco di Santa Cristina d’Aspromonte Caterina Epifanio e il parroco Giuseppe Saccà, il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di Oppido Ferdinando Rotolo, la delegata dell’istituto comprensivo di Ricadi Rita Vecchio con le insegnanti del plesso di Santa Domenica, le Guide ufficiali del Parco con Antonio Barca e il personale dell’azienda Calabria Verde. “Le radici dell’amicizia” è stato il titolo dato all’iniziativa per meglio rappresentare la volontà delle due comunità scolastiche di costruire insieme un percorso di educazione ambientale e di amicizia che, nelle intenzioni degli insegnanti, si protrarrà nel tempo.
Una giornata all’insegna dell’importanza di lavorare per comunità coese che, anche grazie all’educazione ambientale, tornano a condividere il valore di prendersi cura del patrimonio naturale, utilizzando in questa occasione l’esempio della forza positiva degli alberi di un bosco che, tutti insieme, donano ossigeno, difendono il suolo, accolgono mille altre forme di vita e, non ultimo, regalano paesaggi di entusiasmante bellezza. Più di cento bambini coinvolti, che hanno piantato dodici alberi, messi a disposizione dal Reparto carabinieri per la Biodiversità di Mongiana e portati in dono dagli studenti di Santa Domenica; il primo volutamente in ricordo di Sergio Tralongo, direttore del Parco, scomparso di recente. Dopo i saluti istituzionali e la messa a dimora degli alberi, l’iniziativa è proseguita per l’intera giornata all’insegna dell’educazione ambientale. Tante le attività realizzate dai bambini seguiti dai propri insegnanti e dai volontari dell’associazione ambientalista. A fine giornata, dopo il pranzo condiviso dai bambini delle due scuole, preparato per l’occasione dalle loro famiglie, sono state consegnate delle targhe ai rappresentati dei due istituiti e scambiati dei lavori realizzati dagli alunni, in ricordo della giornata.
Soddisfazione per il buon esito dell’iniziativa è stata espressa dagli organizzatori. In particolare, il responsabile nazionale Ambiente e Legalità di Legambiente Antonino Morabito, e il presidente del circolo di Ricadi Franco Saragò, hanno ricordato che “all’invito per celebrare la festa dell’albero hanno risposto oltre tremila classi in tutta Italia, con il coinvolgimento di più di sessantamila studenti e con la piantumazione di 3.500 alberelli. Agire insieme ai più piccoli è la strada più coinvolgente per affrontare, noi adulti, la sfida dei cambiamenti climatici e della tutela della natura, ricordandoci i loro occhi e la loro speranza di saper costruire quell’economia circolare indispensabile a garantire il presente e il futuro ai nostri figli e, contestualmente, vincere la sfida contro il tempo per salvare il pianeta”.
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