Quando il mare diventa una discarica, a Vibo Marina riportati in superficie rifiuti di ogni sorta
Anche una bici e un carrello della spesa tra gli oggetti recuperati dai nuclei sub della Guardia costiera e della Guardia di finanza in occasione della Giornata del mare. Protagonisti gli studenti del Vespucci e delle scuole di Briatico


Una bicicletta, un carrello della spesa, svariate batterie per autoveicoli, mattoni, rottami ferrosi di vario genere e persino un passeggino. Sono alcuni degli oggetti che sono stati riportati in superficie dal personale specialistico dei rispettivi nuclei subacquei della Guardia costiera e della Guardia di finanza, il supporto di uomini e mezzi del Comando provinciale dei Vigili del fuoco di Vibo Valentia nonché con l’ausilio di una gru portuale nel corso di un’attività dimostrativa per la pulizia dei fondali svoltasi nella “Giornata del Mare 2025”. Rottami che sono stati depositati sulla banchina fra sguardi meravigliati ed espressioni di riprovazione e condanna. “Mettere in cala grande” significa, in gergo, “buttare a mare” e i rifiuti che vanno a fondo diventano poi difficili da recuperare. Il buon esito dell’iniziativa è stato reso possibile anche grazie alla sinergia offerta dall’Autorità di sistema portuale dei mari Tirreno Meridionale e Ionio e dal Comune di Vibo Valentia, che si sono resi parte attiva per il recupero e lo smaltimento dei rifiuti rinvenuti nonché della Pro Loco di Vibo Marina che ha fornito il proprio supporto logistico.
L’evento, che dal 2018 viene organizzato a cura del Ministero dell’Istruzione con la collaborazione della Marina Militare, ha avuto quest’anno come tema la salvaguardia dell’ambiente marino. Centinaia di giovani studenti, provenienti dall’istituto comprensivo statale “A.Vespucci” di Vibo Marina e dalle scuole di Briatico hanno animato l’edizione 2025 della Giornata del Mare e della Cultura Marinara. La banchina “Fiume” del porto è stata teatro di un grande spazio d’incontro e riflessione sul valore di questo immenso patrimonio. Il mare è una delle risorse principali al mondo, da tutelare con il massimo impegno. Lo aveva capito il capitano di vascello Natale De Grazia, ufficiale che prestò servizio anche presso la Capitaneria di Porto di Vibo Marina, morto misteriosamente nel 1995 mentre indagava sullo smaltimento illegale di materiale radioattivo nei fondali marini.
«I giovani studenti intervenuti, oltre ad assistere alle operazioni di recupero dei rifiuti nelle acque del porto – ha fatto sapere il reparto operativo Aeronavale della Guardia di finanza di Vibo Valentia attraverso un comunicato stampa -, hanno avuto l’occasione di partecipare a dei momenti di confronto, con il personale militare della Guardia costiera e Guardia di finanza, incentrati sulla cultura del mare con lo scopo di sviluppare il concetto di “cittadinanza del mare”, al fine di divenire sempre più cittadini attivi del mare, ovvero tutori della sua conservazione e della sua cultura. Al termine dell’evento il comandante della Capitaneria di porto di Vibo Valentia, capitano di Fregata (Cp) Guido Avallone e il comandante del reparto operativo Aeronavale della Gdf. di Vibo Valentia, tenente colonnello Alberto Lippolis, hanno premiato tutte le classi di studenti che, attraverso la realizzazione di elaborati tematici, hanno rappresentato e illustrato l’importanza connessa al rispetto della risorsa mare, esaltandone le tradizioni marinaresche che da sempre, caratterizzano il nostro Paese».