giovedì,Aprile 17 2025

Serra, la denuncia di IncrociaMenti: «Patrimonio naturalistico sfregiato da gente senza scrupoli nel silenzio assordante di tutti»

Il grido d’allarme dell’associazione che dopo una recente escursione con meta l’Albero delle Fate, situato all’interno del Parco regionale delle Serre, si è imbattuta in rifiuti e degrado

Serra, la denuncia di IncrociaMenti: «Patrimonio naturalistico sfregiato da gente senza scrupoli nel silenzio assordante di tutti»
I rifiuti abbandonati nelle foto scattate da Incrociamenti durante l'escusione

Forte denuncia dell’associazione vibonese IncrociaMenti sullo stato di degrado in cui versa l’entroterra delle Serre. Il grido d’allarme giunge, con tanto di documentazione fotografica, dopo la recente escursione di gruppo con meta L’Albero delle Fate, dichiarato monumentale dal Ministero dell’Agricoltura e per questo inserito nel registro di quelli a più alto pregio naturalistico. «Le immagini che pubblichiamo – sottolinea al riguardo l’associazione con sede a Serra San Bruno – parlano da sole e raccontano di un patrimonio naturalistico e paesaggistico dalle potenzialità enormi, di cui è nota la sua unica biodiversità oggetto di approfondimenti scientifici e universitari, di piante rare e di alberi secolari tra cui l’abete bianco che trova nella vegetazione della nostra montagna il suo habitat naturale (l’Albero delle Fate è appunto uno di questi, così denominato per il suo richiamo alle piante della fantasia che hanno ispirato nei secoli poeti e romanzieri di tutto il mondo). Ma raccontano anche delle ferite inferte a tutto campo da persone senza scrupoli, ferite peraltro destinate a lasciare il segno perché non si trova chi, tra i soggetti preposti, possa intervenire per poterle adeguatamente rimarginare».

«A fronte dello sfregio perpetrato – aggiungono dall’associazione – non scorgiamo alcuna deterrenza, mancano i controlli e interventi mirati a tutela dell’ambiente. Non è difficile impattare con un ammasso di cemento da cui sfreccia più alta degli alberi circostanti una cosiddetta pala eolica o con una discarica dove non mancano rifiuti altamente pericolosi. E questo accade nel cuore della montagna, nel silenzio assordante di tutti!»

A seguire IncrociaMenti ricorda le frequenti e puntuali segnalazioni effettuate «a proposito dei sentieri figuranti solo sulla cartina, ma di fatto lasciati nell’incuria e nell’abbandono. Andate a vedere lo stato di qualche sentiero (solo per citarne alcuni: Baden-Powell, Colle del Monaco, Serra Badolato) – sottolinea provocatoriamente – e vi renderete conto che le nostre denunce non sono né fantasiose né strumentali. Abbiamo sempre sostenuto che noi non siamo solo appassionati camminatori lungo i sentieri della nostra montagna ma ci sentiamo a pieno titolo custodi gelosi che, come tali, abbiamo il dovere di segnalare tutto ciò che è di intralcio allo sviluppo montano e al turismo da trekking. Chiunque può farlo agisca e doverosamente ci ascolti. Non si giri dall’altra parte. Un appello infine – conclude l’associazione – agli appassionati di trekking: condividiamo insieme questa battaglia di dignità perché la montagna è patrimonio largamente collettivo».

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