Torrente San’Anna, l’attacco dell’Udc: «Romeo non sta mantenendo le promesse, ancora non è cambiato nulla»
Il responsabile provinciale del partito punta il dito contro l’amministrazione comunale: «Si era stabilita l'opportunità di una chiusura, ad oggi solo proclami vuoti e inutili»

La questione ambientale legata al torrente Sant’Anna torna al centro del dibattito politico cittadino. A sollevare con forza il tema è Francesco Fusca, responsabile organizzativo provinciale dell’UDC, che – attraverso un comunicato stampa – punta il dito contro l’amministrazione comunale di Vibo Valentia accusandola di immobilismo e promesse mancate.
«Mi rammarica dovere ancora una volta constatare – afferma Fusca – che nonostante i proclami e gli impegni assunti anche in consiglio comunale, il problema del torrente Sant’Anna rimane non risolto con tutte le conseguenze del caso in termini di danno ambientale e di compromissione dell’imminente stagione estiva». Nel comunicato, l’esponente centrista ricorda: «Si era stabilita, anche grazie agli interventi del Procuratore della Repubblica e del Professore Silvio Greco, l’opportunità di provvedere alla chiusura del torrente come unica soluzione stabile e definitiva atta a risolvere il problema degli sversamenti a mare; ed è proprio rispetto a tale soluzione che il sindaco ha assunto degli impegni verso la comunità».
Ma a distanza di tempo, aggiunge Fusca, nessun passo avanti è stato compiuto: «Ad oggi non si è provveduto ad ottemperare a quanto raccomandato con la conseguenza che il torrente Sant’Anna sversa ancora a mare. Il problema ambientale – continua Fusca – è sotto gli occhi di tutti, è ancora presente e porterà, con alta probabilità, i turisti e gli operatori economici a non dare la giusta rilevanza a Bivona come meta turistica».
La denuncia non si ferma al solo ambito ambientale: «Ritengo con cognizione di causa che l’amministrazione in carica abbia disatteso gli impegni assunti con gli elettori nel corso della campagna elettorale perché i problemi ereditati dall’amministrazione Limardo rimangono presenti e compromettono sempre di più il benessere del territorio che continua la sua lenta involuzione amministrativa, culturale ed economica. Sotto questo profilo – si legge nel comunicato – si manifesta l’assoluta incapacità dell’amministrazione in carica che aveva promesso di essere discontinua ed alternativa a quella guidata da Maria Limardo e che invece sta dimostrando di essere del tutto simile quanto alle negatività ed alla pessima abitudine di fare promesse agli elettori tramite proclami vuoti ed inutili».
Infine, la stoccata sull’uso delle risorse pubbliche: «Tale situazione appare ancora più grave se si considera come i soldi pubblici vengono impiegati dall’attuale amministrazione non già per la risoluzione dei reali problemi del territorio, come quello oggetto del mio intervento, che interessano tutti i cittadini ma per nominare il capo gabinetto del sindaco rafforzando così l’idea che la politica è qualcosa di distante dal bene comune».