domenica,Marzo 9 2025

Allarme processionaria a Ricadi e Vibo, Paolillo (Wwf): «La lotta ai nidi deve essere condotta da personale specializzato»

Il naturalista in merito alla pericolosità del lepidottero per l’uomo e per gli animali: «Consigliabile stare lontani dalle zone in cui è stata segnalala la presenza»

Allarme processionaria a Ricadi e Vibo, Paolillo (Wwf): «La lotta ai nidi deve essere condotta da personale specializzato»

In relazione all’ordinanza del comune di Ricadi relativa alla presenza di nidi di processionaria del pino (Thaumetopoea pytiocampa) interviene il Wwf di Vibo Valentia con una nota a firma del naturalista Pino Paolinno.

«Pur ribadendo la pericolosità connessa ai peli urticanti dei temibili bruchi, e quindi l’opportunità di un severo controllo della situazione – spiega – aggiungerei una nota prettamente botanica. L’ordinanza di Ricadi infatti invita a controllare la presenza dei caratteristici nidi sericei delle larve della farfalla parassita, su tre specie di pini che in realtà non sono presenti sul territorio ricadese. Mi riferisco al pino nero, al pino silvestre e al pino strobo. Le specie di pini presenti invece sulle nostre coste e nei paesi – evidenzia – sono i classici pini “mediterranei”, a cominciare dal Pino domestico (o da pinoli) pinus pinea dalla caratteristica chioma a forma di ombrello, meno soggetto alle infestazioni di processionaria, il pino d’Aleppo (pinus halepensis), dal tronco piuttosto contorto e gli aghi più corti, fino al pino marittimo (pinus pinaster), quello maggiormente colpito dal temibile insetto».

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E ancora: «Il termine volgare di Processionaria deriva dall’abitudine che hanno i pelosi bruchi, di spostarsi all’inizio della primavera in fila indiana una volta usciti dai caratteristici nidi posti sui rami di Pino (ma anche di Cedro) e raggiungere il terreno. Oltre a danneggiare gli alberi mediante la defogliazione, i bruchi costituiscono un pericolo per gli uomini (e per gli animali domestici) in quanto i peli possono cadere dagli stessi nidi oppure diffondersi nell’aria, specie nelle giornate di vento, provocando diverse reazioni avverse.  I peli infatti contengono sostanze che liberano istamina, innescando reazioni allergiche e infiammazioni. Particolarmente colpiti risultano gli occhi, la pelle e le vie respiratorie, per cui è consigliabile stare lontani dalle zone in cui è stata segnalala la presenza degli insetti, come appunto Ricadi e alcune zone di Vibo».

Ovviamente «la lotta ai nidi di Processionaria – conclude Paolillo – deve essere condotta da personale specializzato, con la massima precauzione, adottando tutte le misure di carattere preventivo, sia per gli stessi operatori che per i cittadini».

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