Tropea, salvati tre pulcini di allocco durante la potatura di alberi
I volatili sono stati trasferiti al Centro recupero animali selvatici di Catanzaro. L’appello del Wwf Vibo: «Si evitino tagli dannosi per i nidi degli uccelli»

Tre pulcini di allocco, una specie di grande gufo particolarmente protetta che nidifica di solito in cavità di alberi o di costruzioni, sono stati salvati in seguito alle operazioni di potatura che stanno interessando Tropea. Dopo il rinvenimento dei piccoli rapaci da parte degli operai impegnati nel taglio dei rami, dal Comando dei Vigili urbani di Tropea è partita la segnalazione al numero verde dei Carabinieri Forestali che, a loro volta hanno contattato il naturalista del Wwf vibonese Pino Paolillo, che ha preso in consegna i piccoli dalle mani del vigile urbano Mariano Lacquaniti.
I tre pulcini sono apparsi in buone condizioni e sono stati alimentati e accuditi prima della destinazione finale al Centro recupero animali selvatici di Catanzaro. «Una storia a lieto fine dunque, ma che ripropone – a giudizio del sodalizio ambientalista – il problema dell’impatto delle potature di alberi nel periodo della nidificazione degli uccelli. Secondo il naturalista infatti, oltre agli allocchi, che, come il caso di Tropea dimostra, vista la mitezza del nostro clima possono deporre le uova anche in pieno inverno, orma è iniziata la riproduzione di Tortore dal collare e Colombacci, mentre tra non molto inizierà quella di tutte le specie di piccoli passeriformi, dai cardellini ai verdoni, dai verzellini ai fringuelli che nidificano tra i rami degli alberi o nelle loro cavità (cince, picchio muratore, rampichino ecc.) e il cui successo riproduttivo può essere seriamente compromesso dal taglio dei rami».
Per questo motivo il Wwf rivolge un appello a tutte le amministrazioni comunali del vibonese affinché «si evitino operazioni del genere per tutto il periodo primaverile-estivo, anche per rispettare le norme di legge che vietano la distruzione o il disturbo della nidificazione degli uccelli in quanto patrimonio indisponibile dello Stato. A tale proposito, oltre alla Legge nazionale n.157 del 1992, il wwf ricorda la legge regionale n. 7 del 7 febbraio 2024 “Norme in materia di valorizzazione delle aree verdi e delle formazioni vegetali in ambito urbano” voluta dal consigliere regionale Ferdinando Laghi».
L’associazione rimarca: «Le stesse operazioni di potatura dovrebbero inoltre essere prima valutate attentamente e rappresentare un’eccezione e non la regola nella gestione del patrimonio arboreo delle nostre città, abituate da troppo tempo ad assistere a operazioni di tagli drastici, con riduzione delle chiome se non di vere e proprie capitozzature, che, oltre al danno estetico, non fanno che indebolire di volta in volta l’albero, come se si trattasse di operazioni chirurgiche. Infatti, oltre ad alterare la fisionomia della pianta, se ne deprime lo sviluppo e si apre la strada a funghi, batteri patogeni e a un prematuro decadimento».
- Tags
- tropea