Eco-distretto a Sant’Onofrio, l’opposizione: «Si faccia un referendum»
Dopo l’ultima riunione dell’Ato, che riapre la questione del sito di trattamento dei rifiuti e dell’annessa discarica, i consiglieri Arcella e Mondardo ribadiscono il loro “no” all’impianto
«Anche la comunità di Sant’Onofrio, così come ribadito più volte in consiglio comunale dall’opposizione e vista la petizione presentata agli organi competenti dal Comitato No discarica, sottoscritta da oltre mille santonofresi e cittadini dei comuni limitrofi, non è favorevole alla realizzazione dell’eco-distretto in località Vajoti a Sant’Onofrio». E’ quanto riferiscono in una nota i consiglieri comunali d’opposizione di Sant’Onofrio, Gregorio Arcella e Giosuè Mondardo, a pochi giorni dall’ultima riunione dei sindaci dell’Ato n. 4 di Vibo Valentia che ha di fatto riaperto la discussione sulla collocazione dell’eco-distretto provinciale per il trattamento dei rifiuti e l’annessa discarica di servizio. Sicché, il gruppo “Insieme per la rinascita”, attraverso un comunicato stampa, rimarca la necessità di «un’attenta valutazione dei costi-benefici, dell’impatto ambientale e della ricaduta sulla salute per i cittadini dei comuni interessati prima di operare qualsiasi scelta in questione. Anche noi – affermano i consiglieri Arcella e Monardo – riteniamo che, vista la popolazione utente della provincia di Vibo Valentia, sia perfettamente inutile la realizzazione di un eco-distretto poiché si può benissimo continuare a dirottare i rifiuti fuori provincia. Sarebbe auspicabile invece – sostengono i due esponenti della minoranza – cercare di aumentare in maniera ottimale in tutti i comuni la raccolta differenziata e come evidenziato dall’ex presidente dell’Ato di Vibo Valentia, dal presidente della Provincia e dal sindaco di Filogaso, le somme disponibili per la realizzazione dell’eco-distretto si potrebbero utilizzare invece per il trattamento in loco dei soli rifiuti differenziati con una piattaforma propria, vista anche la disponibilità dell’impianto di Lamezia a farci conferire la frazione indifferenziata. Rimanendo contrari alla realizzazione di tale discarica – proseguono Arcella e Monardo -, la nostra comunità è ancora in attesa di risposte concrete, così come più volte richiesto con diverse interrogazioni comunali dall’opposizione ad avere una più approfondita valutazione in merito a salute dei cittadini, impatto ambientale, idoneità del sito individuato, costi-benefici, rete viaria per l’Eco-distretto. Proponiamo democraticamente ancora una volta di sottoporre la questione discarica ad un referendum popolare nel rispetto della libera volontà dei cittadini».