domenica,Dicembre 29 2024

Sant’Onofrio, stretta sui “rifiuti non conformi”: «La ditta potrà attuare sanzioni»

Ad affermarlo è il vicesindaco Maria Elisabetta Marcello che rimarca l’importanza di abbattere la quantità di frazione indifferenziata e invita la cittadinanza a «sensibilizzarsi l’un l’altro»

Sant’Onofrio, stretta sui “rifiuti non conformi”: «La ditta potrà attuare sanzioni»

«La Regione Calabria non ha più le condizioni e le possibilità per conferire in discarica la parte non recuperabile della frazione secca indifferenziata. Tutto ciò genera un’emergenza nella gestione del ciclo dei rifiuti a livello comunale, non potendo conferire con regolarità, i Comuni devono accumulare quanto raccolto e attendere di essere autorizzati. Questo significa un uso improprio ed emergenziale delle isole ecologiche comunali: cumuli di rifiuti indifferenziati che causano fastidi odoriferi e preoccupazioni di carattere ambientale ed igienico-sanitarie, oltre a incrementare i costi di gestione che andranno a gravare sui cittadini. Inoltre, conferire il rifiuto secco indifferenziato costa molto più della parte differenziata, infatti, data l’emergenza, il conferimento della parte indifferenziata, subirà, già dal 2020, un aumento della Tassa sui Rifiuti (Tari) per ogni cittadino». E’ quanto si legge in una nota diramata dal vicesindaco di Sant’Onofrio Maria Elisabetta Marcello che annuncia una stretta sulla verifica del corretto conferimento dei rifiuti da parte dei cittadino. «L’Amministrazione Comunale di Sant’Onofrio – informa la Marcello – sta mettendo a punto un sistema di rilevazione rifiuti non conformi alle caratteristiche di raccolta: la ditta operante nel settore è obbligata a monitorare e verificare tali rifiuti posti fuori della propria abitazione, attuando eventuali sanzionamenti come da apposito Regolamento. Rimarchiamo che l’impegno quotidiano dei cittadini – conclude il vicesindaco – sarà la vera soluzione producendo la minor quantità possibile di rifiuto indifferenziato, affinché si dimezzino i conferimenti e, a sua volta, i costi di smaltimento. Invitiamo la cittadinanza a sensibilizzarsi l’un l’altro per un problema comune».

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