Inquinamento, il gruppo consiliare Cuore vibonese: «La prossima estate a Bivona sarà come quella del 2024? Pericoloso immobilismo»
I consiglieri Cutrullà e Tucci chiedono al sindaco Romeo di illustrare il lavoro portato avanti per garantire la piena balneabilità tra Vibo Marina e Porto Salvo
«Le parole pronunciate dal procuratore Camillo Falvo e dal professore Silvio Greco durante l’incontro svoltosi in città sono un campanello di allarme serissimo sulle condizioni di salute del nostro mare e dalle cause scatenanti dell’inquinamento dello stesso». Lo scrivono Giuseppe Cutrullà e Danilo Tucci del Gruppo consiliare “Cuore vibonese”.
I due esponenti politici sottolineano. «A tal riguardo riteniamo opportuno che alcune tematiche ormai conosciute vadano affrontate da subito e non nel corso della stagione estiva da parte di chi oggi guida la nostra città. L’agosto dell’estate 2024 sicuramente sarà ricordato come uno dei peggiori trascorsi a Bivona a causa dei continui sversamenti a mare che hanno causato dell’emissione di un divieto di balneazione. Condizione che di fatto ha impedito ai bagnanti e turisti di non poter trascorrere un’estate tranquilla nel nostro tratto di costa. Si ritiene pertanto che l’amministrazione comunale si debba attivare immediatamente per non farsi trovare nuovamente impreparata come lo è stata la scorsa estate». Tucci e Cutrullà anticipano la volontà di interrogare il sindaco Romeo, l’assessore ai lavori pubblici Monteleone e l’assessore all’ambiente Miceli «affinché ci riferiscano anche attraverso la produzione di copie degli atti, cosa l’amministrazione stia facendo affinché la prossima estate sia garantita la piena balneabilità del mare di Bivona e più in generale nel nostro tratto di costa».
«Chiediamo inoltre di aprire immediatamente un tavolo con il soggetto gestore del depuratore di Porto Salvo, affinché il collettamento dello scarico del depuratore Silica sia garantito per tutto l’anno in attesa che lo stesso depuratore di Porto Salvo sia adeguato al giusto numero di abitanti equivalenti tali da poter reperire in ingresso la portata di tutte le acque reflue che oggi giungono al depuratore Silica. Riteniamo – concludono – che questa nostra proposta sia una soluzione su cui l’amministrazione debba lavorare su più tavoli per attuarla nel più breve tempo possibile, compatibilmente con i tempi tecnici necessari. Ad oggi, speriamo di essere smentiti attraverso la produzione della copia di atti in tal senso, notiamo un totale e pericoloso immobilismo da parte dell’amministrazione comunale. Questo potrebbe comportare non solo un’altra pessima estate per il mare delle nostre coste, ma anche delle perdite economiche che il nostro settore del turismo non può permettersi».
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