Santa Domenica, presentato il progetto Life Turtlenest a tutela delle tartarughe marine – Video
L’iniziativa realizzata da Legambiente con il contributo della Commissione Europea mira a creare una rete di protezione dei siti di nidificazione e a mitigare gli impatti antropici sui lidi e le spiagge che ospitano le aree di ovodeposizione
Creare una rete internazionale a protezione dei siti di nidificazione della tartaruga marina caretta caretta e mitigare, con una serie di azioni, gli impatti antropici sui lidi e le spiagge in cui ricadono le aree di ovodeposizione. Nasce con questa missione il progetto Life Turtlenest che Legambiente ha realizzato con il contributo del programma Life della Commissione Europea e che è stato presentato, nella giornata di ieri, all’interno della Green Station di Santa Domenica di Ricadi, sede del locale circolo di Legambiente guidato dal presidente Franco Saragò.
«All’interno del progetto Life Turtlenest sono stati stipulati dei protocolli d’intesa sia con le associazioni dei balneari, che fanno capo a Confesercenti, per una maggiore fruizione sostenibile degli arenili, sia con i Comuni costieri, che sono stati invitati attraverso i protocolli d’intesa a rendere le spiagge più accessibili sia ai turisti sia alle tartarughe marine» ha spiegato Anna Parretta, presidente di Legambiente Calabria.
«I Comuni costieri possono fare tantissimo per la salvaguardia degli ecosistemi – ha aggiunto la presidente Parretta -. Ad esempio effettuare la pulizia delle spiagge con mezzi manuali e non con mezzi meccanici, poi nelle note che ha emesso la Regione proprio su questo tema c’è il divieto di attraversare le spiagge con jeep o simili che sono altamente distruttivi; sensibilizzare alla tutela dei nidi delle tartarughe; effettuare una corretta raccolta differenziata, sappiamo infatti che circa l’80% dei rifiuti spiaggiati è costituito da plastica e alcuni studi ci dicono che all’interno delle tartarughe caretta caretta ci sono in alcuni casi centinaia di frammenti di plastica».
Nel corso dell’incontro a Santa Domenica si è svolta inoltre la premiazione di alcuni Comuni che hanno aderito al progetto, impegnandosi per realizzarne gli obiettivi. Ricadi, Palizzi, Scalea, Tortora e Guardavalle quelli premiati assieme alla Regione. «Come Regione siamo impegnati ormai da anni a sostenere progetti di tutela della specie e a sostenerli finanziariamente – ha commentato Giovanni Aramini, dirigente del settore Parchi del dipartimento Ambiente della Regione Calabria -. Ci sono molte associazioni che lavorano per monitorare la specie, per fare interventi diretti sui nidi oppure per curare esemplari feriti. La tartaruga, ed in particolare la caretta caretta, è una specie di una valenza straordinaria dal punto di vista biologico e naturalistico. Dobbiamo fare tutto quello che è nelle nostre possibilità per preservare questa ricchezza».
A luglio 2024 sono 404 i nidi censiti sulla penisola italiana e a guidare la classifica delle regioni con più nidi di tartarughe marine sono quelle del sud Italia, con la Sicilia in testa (129) e la Calabria al secondo posto con 107 nidi. «La sfida di Life Turtlenest è quella di far sentire tutti partecipi: le strutture turistiche, le amministrazioni comunali, le Regioni, le associazioni, i volontari, i cittadini – ha spiegato Antonino Morabito, responsabile nazionale cites, fauna e benessere animale di Legambiente -. Insomma, bisogna coinvolgere tutti nel prenderci cura, attraverso le tartarughe, di un ambiente comune e bellissimo come quello costiero. È una sfida ambiziosa ma la Calabria può primeggiare. La nostra regione ha il 20% delle coste sabbiose italiane quindi può ambire veramente a diventare la regione delle tartarughe marine».