domenica,Settembre 8 2024

Pizzo, la spiaggia come una discarica: il degrado attanaglia Colamaio. Una lettrice: «Rifiuti ed erbacce ovunque»

La segnalazione carica di rammarico e di sconforto: «Non mi era mai capitato di trovare questo posto così trascurato. Ognuno faccia la propria parte»

Pizzo, la spiaggia come una discarica: il degrado attanaglia Colamaio. Una lettrice: «Rifiuti ed erbacce ovunque»
Spiaggia Colamaio di Pizzo

Rifiuti ammassati, erbacce, degrado. È quanto denunciato da una lettrice in merito allo stato in cui versa la spiaggia di località Colamaio, tra le più conosciute nel comprensorio vibonese.  

«Scrivo questa email – ci fa sapere – perché profondamente amante della mia terra. Molto spesso le situazioni se non vengono segnalate, non si conoscono, quindi ho pensato fosse giusto denunciare lo stato di degrado in cui si trova la spiaggia di Pizzo. È doveroso da parte mia sottolineare quanto tutta la spiaggia del litorale napitino sia un patrimonio da salvaguardare e valorizzare nella sua totalità. Da sempre in estate frequento una spiaggia libera del litorale tirrenico della Calabria, precisamente “Località Colamaio”, capisco bene che la spiaggia libera abbia sicuramente un valore più basso rispetto a quella privata, però mi sembra giusto mettere in risalto, lo scempio al quale assistiamo da parecchi anni».

La missiva prosegue: «Non mi era mai capitato di trovare il posto così trascurato come quest’anno. Nei giorni scorsi ci siamo recati al mare con la famiglia. Ebbene, già nel tragitto per raggiungere la spiaggia ci siamo imbattuti nell’erba molto alta, la quale probabilmente non veniva tagliata da parecchi mesi. La spiaggia era piena di rifiuti ammassati: abbiamo trovato un cumulo di spazzatura, in mancanza di cestini appositi, erbaccia in mezzo alla spiaggia e molti rifiuti in riva al mare, bottiglie in vetro, rifiuti di vario genere, escrementi di cani , mozziconi». Dito puntato contro l’inciviltà di alcuni bagnanti che, «vengono a divertirsi, pensando che i rifiuti possano essere lasciati in loco, e che magari il mare li porti via, contribuendo così ad inquinare acqua e terra. Pazienza, ancora non abbiamo raggiunto questo livello di consapevolezza e non ci rimane che sperare in tempi migliori. Forse siamo colpevoli di non essere all’altezza della bellezza che abbiamo e di non sapere trarre il massimo dalla preziosa risorsa? L’appello che rivolgo a tutti è che ognuno faccia la propria parte, chi usa il bene pubblico e chi deve mantenerlo curato, perché se sporchiamo e non puliamo, la prossima volta che ci recheremo in spiaggia, la troveremo con le solite bottiglie di birra affossate nella sabbia, fazzoletti di carta che svolazzano sulla battigia e persino una bombola di gas propano».

L’amarezza è tanta: «È un peccato che un posto con un mare così bello e spiagge così grandi, venga trascurato. In varie zone d’Italia, la storica campagna organizzata da Legambiente e dai suoi circoli ha coinvolto migliaia di persone in una mobilitazione collettiva di pulizia di spiagge e arenili. “Spiagge Pulite? Pinzaci tu!” è stato lo slogan scelto per l’edizione 2024, un vero e proprio richiamo alla responsabilità, per invitare tutte e tutti a collaborare in prima linea per la rigenerazione dei luoghi marini e costieri. In Calabria slogan non pervenuto! Mi auguro che chi di competenza, provveda alla pulizia di tutto l’arenile. La nostra terra merita il massimo, perché  è la Regione più bella d’Italia, va amministrata e valorizzata  al meglio. Non riesco a tollerare che questa terra meravigliosa, culla della Magna Grecia, sia deturpata in questo modo».

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